Si è diffusa la notizia dell’episodio del “furto” di Padre Pio dall’edicola in cima ai Boschi di Quisisana, nella Piazzetta di Monte Coppola.
Padre Pio svanito tra i Boschi: la nuova iconoclastia 2020
a href="http://www.comune.castellammare-di-stabia.napoli.it/" target="_blank" rel="noopener noreferrer">CASTELLAMMARE DI STABIA (NA)- Dalla Piazzetta di Monte Coppola, in cima ai Boschi di Quisisana, è stata rubata la statuetta raffigurante Padre Pio posta nell’edicola ricavata in un tronco di albero.
La statua era stata posta lì sabato scorso, dal gruppo stabiese dei runner Trailando, dopo aver trovato una precedente statua decapitata, senza più mani e gettata in un’angolo dell’aiuola.
Episodi del genere nel 2020, sembrano catapultarci nell’epoca dell’iconoclastia – movimento religioso sorto nell’impero bizantino intorno alla prima metà del secolo VIII- quando il culto di statue raffiguranti temi religiosi veniva condannato.
Siamo però “andati avanti” e ad oggi viviamo in uno stato Laico, dove per questo ci si dovrebbe sentire liberi di professare il proprio culto nel rispetto della libertà di pensiero e religiosa altrui.
Ebbene, questo episodio dimostra invece quanta ignoranza dilaghi ancora tra noi, considerando la “brutalità” con cui è stata fatta fuori la precedente statua votiva, e fatta sparire quest’ultima.
Il tema religioso è un argomento molto delicato, con una valenza potente soprattutto nel sud Italia, che ha “vissuto” il miscelarsi di culti non solo cristiani, ma anche di altri provenienti oltre-mare.
Sostanzialmente però, se davvero si volesse prestare attenzione ai vari credo religiosi, non si potrebbe non notare come esistano diversi punti in comune, ragion per cui diviene ancora più spontaneo “alzare gli occchi al cielo” al verificarsi di questi “dispetti” a sfondo religioso.
In tempi lontani si ricorda di come San Catello, ma anche San Gennaro furono determinanti per fermare la potenza del Vesuvio, forse di questi tempi ci si sta organizzando per scegliere a quale santo votarsi per fermare il dilagare del Covid?
Resta un fatto: dinanzi alla stupidità e all’ignoranza umana, non ci sono miracoli efficaci.
La chiusura delle scuole e la minaccia dello stop all’economia cittadina, dimostrano la pressapochezza con cui si è affrontato il primo lockdown e la stagione estiva: la paura della morte “che ti toglie il fiato” è sparita dinanzi all’idea di far saltare le vacanze programmate…
Pare inoltre che siano andati “proprio tutti” in vacanza, dato che nel periodo in cui ci si doveva preparare per la seconda ondata- quindi un pericolo annunciato- chi di dovere non ha fatto nulla, ragion per cui oggi le scuole sono chiuse -ma non le sale scommesse!-
Si sarebbe dovuto investire nell’immediato nel rafforzare le strutture ospedaliere e tutte le risorse ad esse correlate; i trasporti pubblici sono i veri focolai, i comportamenti irresponsabili dimostrano la poca intelligenza di molti.
Al di là dell’incapacità dei governanti, di cui si spera si terrà conto nelle future elezioni, a noi cittadini non resta che fare almeno la nostra parte: essere responsabili TUTTI, e ricordare che “almeno per la prossima volta” varrebbe la pena soffermarsi a scegliere i migliori per le posizioni di guida del Paese.
Nel mentre ci si riguardi come si può: indossando la mascherina che copra naso e bocca, lavarsi spesso le mani e cercare di avere buoni rapporti con i vicini (!).
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