b>Anno Astrale 2015, Costellazione Messina, all’epoca dei fatti, Francantonio Genovese, ex Deputato Nazionale PD, era “ospite d’onore” del Carcere di Gazzi.
Nella sala degli interrogatori del penitenziario messinese, davanti a Genovese senior, sono seduti Il Procuratore aggiunto Sebastiano Ardita, il sostituto Fabrizio Monaco e alcuni ufficiali della Guardia di Finanza.
Genovese canta come un usignolo, le prove sul suo “operato” devono essere state schiaccianti, in alcuni casi davanti all’evidenza, conviene gettarsi sotto le bandiere della Giustizia.
Genovese parla “spontaneamente” degli anni d’oro in cui era un gioco da bambini, sfuggire ad ogni controllo finanziario, ad iniziare dal 2012, in cui era facile portare a spasso centinaia di migliaia di euro, farli transitare da Roma a Milano, passare il confine svizzero e metterli al sicuro da occhi indiscreti in Istituti di Credito molto compiacenti a Lugano.
Tutto questo andirivieni di denaro era stato possibile per la complicita’ di uno “spallone” che faceva la spola dalla Svizzera all’Italia e viceversa.
Il nome di questo piccione viaggiatore non e’ stato fatto ai Magistrati inquirenti, visto che, non era solito chiedere compensi per questi continui viaggi, sicuramente pagava di tasca le spese per gli spostamenti.
Fortunatamente i buoni samaritani ancora non sono estinti.
Genovese viaggiava sempre con la sua valigetta 24h, soggiornava in alberghi a 5 stelle, mangiava nei ristoranti di lusso, faceva agli amici del cuore regali costosissimi, moltissimi i viaggi aerei che lo portavano da una parte all’altra del Mondo.
Pur dovendo affrontare tutte queste “spesate”, non faceva mancare nulla alla propria famiglia, veramente un buon padre, in un paio di anni era riuscito a raccogliere un piccolo tesoretto che i Magistrati hanno quantificato in 8 milioni di euro. Considerato il patrimonio messo sotto sequestro in questi giorni ammontante a piu’ di 100 milioni di euro, gli 8 milioni di euro guadagnati non si sa come, rappresentano solo gli spiccioli.
Piu’ si scava, piu’ un fetore fuoriesce da questa vicenda che vede coinvolta tutta la famiglia Genovese, lo stesso figlio Luigi, nonostante la sua giovane eta’, dopo essere stato eletto con 18 mila preferenze alla Regione Sicilia, e’ indagato per gravi reati finanziari. Gli avvocati difensori sono certi di poter dare tutte le spiegazioni, i Magistrati saranno ben lieti di riceverle.
La politica alcune volte e’ un microcosmo in cui la criminalita’ e’ di casa, il binomio politico-mafia e’ un legame quasi inscindibile. In queste ultime elezioni siciliane qualcosa non e’ quadrato, troppi i voti presi da un fanciullo di soli 21 anni, anche se e’ ascendente e discendente da cavalli di “pura razza” politica.
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