In soli 7 anni, 6289 filiali degli Istituti di credito, hanno chiuso i battenti, per tale motivo, 400 Comuni, sono rimasti orfani di “assistenza bancaria”.
I
Comuni serviti da almeno una filiale bancaria, erano 5.906 a fine 2010, sono scesi a 5.523 alla fine dello scorso anno. A restarne “sguarniti sono i piccoli Comuni, per lo piu’ isolati, abitati da una p”opolazione anziana.
Le banche non sono mai state Istituti di beneficenza, dove non c’e’ guadagno, la perdita e’ sicura, di certo i Top manager bancari, avranno fatto questa riflessione, ragion per cui, si e’ avuta una vera e propria moria di filiali.
Il personale di rete, non e’ rimasto indenne, visto che, e’ stato “accorciato,di 26 mila unita’, un’altra stangata lavorativa da non sottovalutare.
Stando cosi’ le cose, il problema per tanta gente e’ serio, che non deve, ne’ puo’ essere sottovalutato.
L’allarme e’ stato lanciato dal sindacato First Cisl, con a capo il segretario Giulio Romani, la risposta dei manager bancari, non si e’ fatta attendere, hanno dichiarato che l’abbandono del territorio, e’ stato una conseguenza dell’avanzata del digitale.
In questi ultimi periodi, dopo il crack delle banche venete, i controlli sugli istituti di credito, saranno stati molto piu’ rigorosi.
Difficilmente si potra’ trovare una soluzione al problema, a pagare saranno cittadini di una certa eta’, che hanno difficolta’ a spostarsi, ma questo di fronte al dio denaro, ha un’importanza molto, ma molto marginale.
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