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Ora legale 2020: in Italia torna stanotte. Orologi avanti di un’ora

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omani avremo un’ora in meno di #restaacasa e sarà all’insegna della sveglia anticipata: nella notte tra oggi, sabato 28, e domani domenica 29 marzo torna infatti l’ora legale e quindi scatterà lo spostamento delle lancette degli orologi, che dovranno essere regolati un’ora avanti, e conseguentemente si dormirà un’ora di meno.

Si tornerà all’ora solare* domenica 25 ottobre.

Un’ora di sonno in meno, dunque, ma un’ora di luce in piu’: domenica, ad esempio, il sole tramonterà “astronomicamente” attorno alle 18.30, ma grazie all’ora legale gli orologi segneranno le 19.30.

Esperto, rischio ansia e nervosismo

Lo spostamento delle lancette nella notte tra sabato 28 e domenica 29 marzo riporterà in Italia l’ora legale e di conseguenza disagi e ricadute per la salute di milioni di italiani. Lo ha detto lo psichiatra Michele Cucchi, direttore Sanitario del Centro Medico Santagostino di Milano.

“Nervosismo, stanchezza, spossatezza, fatica nella concentrazione, flessione del tono dell’umore, questi disagi sono riconducibili anche alle variazioni della quantita’ di luce che assorbiamo nell’arco di una giornata”, ha spiegato Cucchi.

“L’effetto del cambio di orario – ha continuato – può variare molto in ogni singolo individuo, soprattutto in funzione del loro essere costituzionalmente più ‘gufi’ o ‘allodole’, quindi piu’ animali notturni, che prediligono lavorare e essere attivi alla sera, o al contrario, sono piu’ tipi da ‘il mattino ha l’oro in bocca’ e quindi con una propensione a rendere maggiormente proprio nelle prime ore della giornata. A risentire di piu’ del ritorno all’ora legale sono le persone cosiddette serotine, i ‘gufi’”.

Per superare questa fase lo psichiatra ha suggerito una serie di consigli:

  • fare attivita’ fisica per attenuare gli effetti ormonali, (la si può fare anche restando in casa)
  • prediligere alimenti leggeri, anticipare i tempi di adattamento per arrivare preparati,
  • capire se si è “gufi” o “allodole”,
  • non mangiare prima di andare a letto,
  • fare movimento la mattina e per i più sensibili fare una terapia di risincronizzazione dei ritmi circadiani mediante esposizione luce brillante indotta da specifiche lampade.

Quasi tutti i paesi industrializzati si sono dati una regola: nell’emisfero boreale il regime di ora legale inizia l’ultima domenica di marzo, mentre nell’emisfero sud (australe) la stessa data ne sancisce il termine. Dalla scelta dei paesi industrializzati si discosta il Giappone che segue, nell’alternarsi delle stagioni, sempre e comunque l’ora solare.

Disinteressati all’adozione dell’ora legale la maggior parte dei paesi dell’Africa e dell’Asia. In ogni caso, lo spostamento di un’ora comporterà solo qualche giorno di adattamento al nuovo “fuso orario”, con il classico effetto “jet leg” che per i primi tempi potrebbe creare qualche problema con il rapporto sonno-veglia. Mentre domenica come ogni anno ci si dovrà industriare a modificare l’orario di tutti gli orologi di casa e in auto, anche se ormai nell’era digitale tutti i dispositivi (telefonini, tablet e quant’altro) si aggiornano automaticamente, avendo già memorizzato il calendario con il cambiamento d’orario.

NOTE

Ora di luce in più che comporterà tra l’altro notevoli risparmi energetici.

Nella notte tra sabato 28 e domenica 29 marzo torna l’ora legale in Italia, che durerà per i prossimi sette mesi. Per effetto dello spostamento delle lancette degli orologi un’ora in avanti, Terna – la società che gestisce la rete elettrica nazionale – stima un minor consumo di energia elettrica pari a circa 580 milioni di kilowattora, quantitativo corrispondente al fabbisogno medio annuo di oltre 200 mila famiglie.

Considerando che un kilowattora costa in media al cliente finale circa 16,32 centesimi di euro al netto delle imposte, la stima del risparmio economico per il sistema relativo al minor consumo elettrico nel periodo di ora legale per il 2016 e’ pari a 94,5 milioni di euro. Secondo i dati elaborati da Terna, dal 2004 al 2015 il minor consumo di elettricita’ per il Paese dovuto all’ora legale e’ stato complessivamente di circa 7 miliardi e 270 milioni di kilowattora – quantitativo equivalente alla richiesta di energia elettrica annua di regioni come Marche o Trentino Alto Adige – e ha comportato in termini economici un risparmio per i cittadini di quasi 1 miliardo e 100 milioni di euro.

Nel periodo primavera-estate, il mese che segna il maggior risparmio energetico stimato da Terna e’ aprile, con 149 milioni di kilowattora (pari al 26% del totale), poiche’ aprile ha giornate piu’ “corte” in termini di luce naturale, rispetto ai mesi dell’intero periodo. Spostando in avanti le lancette di un’ora, quindi, si ritarda l’utilizzo della luce artificiale in un momento in cui le attivita’ lavorative sono ancora in pieno svolgimento. Nei mesi estivi, da giugno ad agosto, invece, poiche’ le giornate sono gia’ piu’ “lunghe” rispetto ad aprile, l’effetto “ritardo” nell’accensione delle lampadine si colloca nelle ore serali, quando le attivita’ lavorative sono per lo piu’ terminate, e fa registrare risultati meno evidenti in termini di risparmio di elettricita’. Va inoltre ricordato che la maggiore richiesta di energia elettrica nei mesi estivi piu’ caldi e’ dovuta all’utilizzo dei condizionatori d’aria, ed e’ quindi indipendente dall’ora legale, poiche’ legata esclusivamente a fattori climatici e di temperatura e non al maggior numero di ore di luce naturale.

L’ora solare verra’ ripristinata nella notte tra il 24 e il 25 ottobre 2020.

Ora legale 2020: in Italia torna stanotte. Orologi avanti di un’ora / Redazione

  • Il termine ora solare si riferisce al tempo senza l’ora legale. Per essere precisi, al cambio d’orario dovremmo semplicemente dire che l’ora legale “cambia”: ad esempio, in Italia da UTC+1 (ora legale invernale 2020 = ora solare) a UTC+2 (ora legale estiva 2020).

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