La 73esima Assemblea Generale dell’Onu comincerà formalmente soltanto martedì, ma i lavori qui a New York sono di fatto già iniziati.
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Rendere le Nazioni Unite rilevanti per tutte le persone: una leadership globale e la condivisione delle responsabilità per creare una società pacifica equa e sostenibile”: questo è il tema scelto per l’Assemblea, presieduta da Maria Fernanda Espinosa Garces, ex ministro della difesa dell’Ecuador.
I temi prescelti questa’anno riguarderanno la situazione della Corea del Nord, le guerre in Siria e in Yemen, le tensioni in Medio Oriente, la crisi in Venezuela e quella in Libia. Ma anche l’importanza dell’uguaglianza di genere, della partecipazione delle donne nei posti di potere, la questione dei rifugiati e i temi ambientali.
Tra gli altri temi vi è la discussione della riforma del Consiglio di sicurezza. Il presidente di turno del Consiglio di Sicurezza per il mese di settembre è l’ambasciatrice Usa all’Onu, Nikki Haley, che ha deciso l’agenda delle consultazioni.
Tra gli incontri più attesi vi è quello tra il presidente Trump e il presidente iraniano Hassan Rohani, non ancora definitivo, sul tema della denuclearizzazione, dopo l’uscita lo scorso maggio degli Usa dall’accordo sul nucleare con Teheran. Si tratta della prima Assemblea Onu dopo l’uscita degli Stati Uniti dall’Unesco, dall’accordo di Parigi sul clima, dall’accordo sul nucleare firmato con l’Iran e dal Global Compact on Migration, l’accordo Onu sui migranti.
Gli assenti saranno: Nicolas Maduro, il presidente venezuelano che non arriva a New York per motivi di sicurezza, Aung San Suu Kyi, consigliere di Stato della Birmania e di fatto leader del paese, sarà presente.
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