Questo articolo si pone l’obiettivo di fornire informazioni utili, complete e trasparenti, a quanti siano affetti da problemi d’obesità e vogliono “curarli”
Obesità: tra Interventi sullo stomaco e Chirurgia estetica addominale
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Il trattamento dell’obesità consiste nella riduzione del peso corporeo, da effettuarsi sotto stretto controllo medico, seguendo un’alimentazione corretta ed effettuando un regolare programma di attività fisica, adeguato alle proprie possibilità e nel successivo mantenimento di un peso adeguato alla propria altezza. Può essere d’aiuto in alcuni casi, ricorrere ad un supporto psicologico.
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La dieta per la riduzione del peso deve essere personalizzata; in linea generale deve comprendere frutta e verdura; cereali (pane e pasta) con moderazione e preferibilmente integrali, privilegiare carne e pesce, come principali fonti di proteine.
Andranno invece evitati sale e zucchero aggiunti a cibi e bevande, i cibi troppo ricchi di sale (es. insaccati) e di grassi e zuccheri (merendine, patatine fritte, cibi dei fast food e di rosticceria/pizzerie ecc), i soft drink e le bevande alcoliche. Si ricorda che un bicchiere di vino contiene 120 Kcal, senza apportare nessuna sostanza nutritiva.
Molto importante, quando si acquistano cibi confezionati, è leggere l’etichetta nutrizionale per verificare il contenuto calorico e il contenuto qualitativo e quantitativo in grassi (evitare i prodotti ricchi in acidi grassi saturi, soprattutto trans).
L’attività fisica va iniziata in maniera graduale (soprattutto per i più sedentari), cominciando con 10-15 minuti di attività aerobica (camminata a passo veloce, nuoto, tennis, tapis roulant, ballo, ecc) e aumentando gradualmente, fino a raggiungere almeno i 30 minuti al giorno, 5 giorni a settimana. Qualche piccolo accorgimento può contribuire a mantenere un livello adeguato di attività fisica: non prendere mai l’ascensore, ma fare le scale, andare a fare la spesa alimentare a piedi se non si devono portare buste pesanti, evitare di usare l’autovettura per coprite brevi distanze.
Nei pazienti con forme di obesità grave (IMC > 40) o in quelli con IMC > 35 e altre condizioni mediche associate (ad es. la sindrome delle apnee da sonno, diabete, ipertensione arteriosa) che possono trarre beneficio da un’importante perdita di peso, un’alternativa di trattamento è rappresentata dalla chirurgia bariatrica (chirurgia dell’obesità).
Gli interventi chirurgici per l’obesità possono essere classificati in:
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- restrittivi – riducono le dimensioni dello stomaco e rallentano i processi digestivi
- restrittivi-malassorbitivi – riducono le dimensioni dello stomaco e scavalcano o eliminano una parte del tratto digerente per ridurre l’assorbimento del cibo.
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Molti di questi interventi vengono ormai effettuati per via laparoscopica (cioè praticando delle mini-incisioni sull’addome, attraverso le quali vengono inserite le strumentazioni chirurgiche e una mini-telecamera).
Nonostante i grandi progressi di questa branca della chirurgia, soprattutto nel caso degli interventi più complessi, il tasso di mortalità rimane dell’ordine dello 0,5-2% e non mancano le complicanze a breve e lungo termine, per cui sono da destinare a casi molto selezionati.
Esistono poi altri tipi di interventi, comunque chirurgici, vertenti ad eliminare, comunque a contenere, un inestetismo molto frequente e strettamente legato, appunto, all’obesità e al sovrappeso: l’eccesso di Grasso addominale, la “famigerata” pancia che è uno dei “difetti” più odiati dalle donne e dagli uomini visto che, nella nostra società moderna, l’aspetto desiderabile dell’addome è piatto e tonico.
L’accumulo di grasso, che è dovuto non solo all’ eventuale sovrappeso ma anche ad una specifica predisposizione genetica, può essere eliminato, o almeno ridotto, ricorrendo anche alla Chirurgia estetica addominale che, proprio in quanto attività chirurgica e quindi focalizzata sullo specifico problema, può risolvere efficacemente gli inestetismi della pancia.
Tra i possibili interventi ritroviamo la Liposuzione addominale e l’Addominoplastica.
A chi è consigliata la liposuzione?
La liposuzione è una delle operazioni di chirurgia plastica più richieste. Il candidato adatto alla procedura presenta accumuli adiposi in uno o più distretti del corpo che risultano essere inestetici. Il soggetto deve avere uno stato di salute buono e ciò si verificherà con esami clinici specifici. Il soggetto deve presentare una buona maturità psicologica per scegliere con consapevolezza sull’intervento dopo aver capito le informazioni che illustrano la liposuzione. Il soggetto deve avere una adeguata elasticità della pelle capace di assecondare la modificazione morfologica ottenuta dalla procedura.
Liposuzione addome
L’addome adiposo si rileva prevalentemente nei quadrati inferiori e laterali dell’addome (“maniglie dell’amore”). L’indicazione terapeutica propria di questa situazione è la liposuzione dell’addome. La liposuzione consente di rimodellare il ventre e restituire la giusta proporzione tra busto e bacino. L’intervento dà risultati apprezzabili, a patto che la cute abbia un adeguato grado di elasticità tale da potersi adattare al meglio ai nuovi volumi raggiunti. L’asportazione dell’adipe in avviene attraverso una microcannula collegata ad un aspiratore ed introdotta sottocute attraverso delle incisioni di pochi millimetri, praticate perlopiù in corrispondenza delle pieghe naturali delle pelle. Asportato l’eccesso di grasso da addome e fianchi, il chirurgo pratica quindi un punto di sutura in corrispondenza delle incisioni che hanno consentito l’ingresso della microcannula chirurgica e fascia l’addome con un bendaggio compressivo che verrà rimosso a distanza di una settimana dall’intervento. Le cicatrici saranno minime grazie alla ridotta dimensione delle cannule e saranno poi camuffate dalle naturali pieghe cutanee.
A chi è consigliata l’addominoplastica?
L’addominoplastica è l’operazione di chirurgia plastica più richiesta da chi ha un addome molto rilassato che presenta un eccesso cutaneo crea la cosiddetta “pancia a grembiule” per la quale l’indicazione terapeutica più appropriata è l’addominoplastica.
Addominoplastica
La condizione costituita da un addome molto rilassato che presenta un eccesso cutaneo crea la cosiddetta “pancia a grembiule”. Nelle donne può manifestarsi con una certa incidenza dopo il parto, ma anche sbalzi di peso o semplicemente l’età possono determinare la ptosi. L’eccesso di cute é concentrato prevalentemente nelle regioni sottombelicale mediana e paramediane.
Il rimodellamento dell’addome eseguito attraverso l’addominoplastica richiede due incisioni (una che dal pube arriva alle spine iliache, l’altra appena sopra l’ombelico) ed uno scollamento cutaneo praticato in regione sopraombelicale. Da qui si passa all’asportazione della cute in eccesso, all’avvicinamento delle fasce muscolari, al riposizionamento dell’ombelico e all’eventuale aspirazione del grasso in eccesso nella zona fianchi/ventre. Per un buon rimodellamento dei fianchi in fase di avvicinamento, sulla linea mediana, dei muscoli retti, vengono ripresi, se é il caso, anche i muscoli obliqui. L’addominoplastica lascia un’unica cicatrice, sottile ed orizzontale, appena sopra il pube. Questa può essere perfettamente nascosta anche da uno slip di ridotte dimensioni e il risultato sarà un ventre nuovamente rassodato e teso.
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