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Nuovi schiavi, nel mondo sono 45,8 milioni

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Roma – Nel mondo 45,8 milioni di persone vive in stato di schiavitu’, di cui 129.600 in Italia. Di queste, 1.243.400 (2,7%) si trovano in Europa. Sono le conclusioni dell’ultimo rapporto della Walk Free Foundation: secondo l’Indice globale della schiavitu’ 2016, la stima del 28% rispetto all’ultimo rapporto, che tradotto vuol dire 10 milioni di persone in piu’. L’India resta il Paese con il piu’ alto numero assoluto di persone in stato di schiavitu’ (18,3 milioni), ma la risposta del suo governo al problema va rafforzandosi rapidamente.

La schiavitu’ moderna esiste in tutti i 167 Paesi coperti dall’Indice. La Corea del Nord ha la piu’ elevata incidenza di schiavitu’ moderna (4,37% della popolazione) e una risposta del governo piu’ debole. A seguire troviamo l’Uzbekistan (3,97%) e la Cambogia (1,65%). Le vittime sono schiavizzate attraverso il traffico di esseri umani, il lavoro forzato, la sottomissione per debiti, il matrimonio forzato o servile o lo sfruttamento sessuale a fini commerciali, rivela il rapporto redatto con 42.000 interviste condotte in 53 lingue, che coprono il 44% della popolazione mondiale. In termini di numeri assoluti, l’India rimane al primo posto con una stima di 18,35 milioni di persone schiavizzate, seguita da Cina (3,39 milioni), Pakistan (2,13 milioni), Bangladesh (1,53 milioni) e Uzbekistan (1,23 milioni). Insieme, questi cinque Paesi rappresentano quasi il 58% della popolazione schiavizzata nel mondo, in pratica 26,6 milioni di persone.

In Europa, la Macedonia e’ il paese europeo con la piu’ elevata prevalenza di schiavitu’, con una stima dello 0,64% della sua popolazione intrappolata in forme di schiavitu’ moderna. Seguono la Turchia (0,626%), la Polonia e la Bosnia-Erzegovina (entrambe allo 0,476%), quindi Romania, Grecia, Repubblica Ceca, Bulgaria e Serbia, Croazia, Lituania, Lettonia, Estonia, Cipro, Montenegro (tutte allo 0,404%). E ancora, nell’ordine, Albania, Kosovo (0,295) Ungheria, Slovacchia, Slovenia (0,228).

Poi c’e’ l’Italia (0,211, ossia 129.000 persone). I Paesi che performano al meglio in Europa sono, rispettivamente, Lussemburgo, Irlanda, Norvegia, Danimarca, Svizzera, Austria, Belgio, Spagna, Regno Unito, Francia e Germania, tutti sullo 0,018%. I Paesi Bassi sono l’unico paese europeo a ottenere un Rating A in termini di risposta del governo alla schiavitu’ moderna. Seguono Regno Unito, Svezia, Portogallo, Croazia, Spagna, Belgio, Norvegia e Austria, che ricevono un Rating BBB. I Paesi Bassi e il Regno Unito sono stati i primi governi nel mondo ad addottare una nuova tecnica di misurazione che permette di avere una stima della schiavitu’ moderna a livello nazionale.

A

nche se vanta la piu’ bassa incidenza di schiavitu’ nel mondo, l’Europa rimane una destinazione e, in misura minore, una regione di origine per lo sfruttamento di uomini, donne e bambini in lavori forzati e sfruttamento sessuale a fini commerciali. Secondo i piu’ recenti riscontri Eurostat, i cittadini dell’Unione Europea (UE) rappresentano il 65% delle vittime identificate del traffico di esseri umani in Europa. Questi soggetti provengono in gran parte dall’Europa dell’Est, principalmente da Romania, Bulgaria, Lituania e Slovacchia. Le vittime del traffico di esseri umani non residenti nella UE provengono prevalentemente da Nigeria, Cina e Brasile. Il recente afflusso di rifugiati ha messo a dura prova le misure di protezione europee, creando scappatoie facilmente sfruttate dalle reti criminali europee. Si stima che almeno 10 mila bambini registrati come rifugiati sono ora dispersi, con 5 mila dispersi in Italia e mille in Svezia. Anche se non tutti questi bambini sono stati vittima del traffico di esseri umani, l’Europol avverte che le bande mirano a questi bambini a scopo di sfruttamento sessuale, schiavitu’ e lavoro forzato in agricoltura o in fabbrica.

vivicentro.it/cronaca –  (AGI)/Nuovi schiavi, nel mondo sono 45,8 milioni

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