Continua la disputa, dibattuta in tribunale, dagli ex dipendenti delle Terme di Stabia, contro Sequino.
Gli ex termali della partecipata stabiese, fallita Terme di Stabiaspa, infatti pretendono che :“Venga in aula a motivare il nostro licenziamento”. Questo è quanto dichiarato dagli ex lavoratori alla vigilia dell’udienza, convocata al tribunale di Torre Annunziata il prossimo 22 novembre, durante la quale sarà ascoltato il curatore fallimentare Massimo Sequino.
L
’appello degli ex termali è rivolto proprio a Sequino, che nel corso dell’ultima udienza non si era presentato. La tesi degli ex termali, difesi dal professore Angelo Abignente, punta a dimostrare che ci sia stato un trasferimento d’azienda tra Terme e Sint con l’acquisizione dello stabilimento termale, richiesto e ottenuto dall’amministratore di Sint Biagio Vanacore. Così secondo la difesa la Sint avrebbe dovuto acquisire anche la forza lavoro insieme al complesso termale. Nei giorni scorsi gli ex lavoratori hanno richiesto al curatore l’accesso agli atti relativi alle procedure di concordato e iter del licenziamento.
L’obiettivo è stabilire se il licenziamento collettivo dei 100 dipendenti di Terme di Stabia (fallita nel 2015) sia avvenuto prima o dopo l’acquisizione del complesso da parte di Sint, la società che gestisce i beni delle terme.
Oggi i lavoratori, sperano che Sequino sia presente in aula il 22 novembre, senza addurre scusanti, perché la stampa, gli avvocati, il Tribunale, lo hanno ampiamente informato sulla necessità di presenziare.
Si spera anche che, questa volta, Sequino si preoccupi di esporre le motivazioni e le circostanze di un licenziamento anomalo, che la verità documentale ha già dimostrato essere tale.
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