ECONOMIA – Nella settimana dall’11 al 17 aprile il fatturato della Gdo è tornato a scendere (-1,01%) ma il fattore che balza più agli occhi è la netta divergenza fra Settentrione e Meridione
A
rchiviata una pessima Pasqua, le vendite della distribuzione moderna evidenziano un trend chiaramente negativo che, se non arriverà presto un’inversione di marcia, rischia di compromettere anche il 2016. Un terzo dell’anno è ormai alle spalle e la Gdo mostra un rosso superiore al punto percentuale. Ad avere una performance particolarmente negativa sono soprattutto il Centro e il Sud, mentre il Nord riesce in qualche modo ad arginare le perdite. Secondo la rilevazione Nielsen, nel periodo che va dall’11 al 17 aprile si è registrato un calo dell’1,01% su scala nazionale e il Nord-ovest è stata l’unica macro-area a chiudere in territorio positivo (+0,31% grazie alle buone performance delle provincie di Asti, Savona, Verbania, Novara, Como e Sondrio). Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria riescono così a limitare il rosso dall’inizio dell’anno sotto il punto percentuale (-0,85%).
Nella settimana è invece sprofondato il Sud (-3,62% favorito dal crollo di Napoli e Palermo) che, dopo aver vissuto una settimana di gloria durante le festività pasquali, è tornato ad essere il fanalino di coda nella classifica da inizio anno: Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Campania, Calabria e Sicilia lasciano sul terreno l’1,89%. Dall’11 al 17 aprile è stato molto debole anche il Centro (-1,90%) e Toscana (male Siena e Pisa), Umbria, Marche, Lazio e Sardegna (male Sassari e bene Olbia-Tempio) devono ora fare i conti con un calo dal 1 gennaio dell’1,47%. Il Nord-est infine ha limitato i danni allo 0,79% e il rosso per il 2016 di Emilia Romagna, Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia è ora dell’1,17%.
vivicentro.it-economia / larepubblica / Il Nord prova a resistere mentre il Sud sprofonda (Marco Frojo)
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