Nocera, problemi al processo per un killer della camorra: dubbi sull’estradione
Cavilli giuridici alla base del primo rinvio per il processo a carico di M. Mariniello di Nocera Inferiore, ex boss locale della Nuova Camorra Organizzata, accusato dell’omicidio dell’avvocato Giorgio Barbarulo. I giudici della Corte D’Assise di Salerno hanno rinviato l’inizio del processo a fronte della richiesta dell’avvocato difensore, Gregorio Sorrento, che ha posto una questione sull’estradizione. La stessa che aveva valutato già il gip in fase preliminare, al tribunale di Nocera Inferiore. I giudici, riferisce ilMattino, decideranno entro una settimana, sciogliendo la riserva per disporre il prosieguo della trattazione o il rinvio alla procura, per una nuova fase. L’aspetto tecnico-giuridico riguarda la purgazione dell’estradizione che, prima di affrontare la vicenda nel merito, analizza la condizione di un soggetto residente all’estero
Secondo quanto disposto dalla legge, davanti all’estradizione di un condannato lo Stato non può procedere nei suoi confronti se ci sono procedimenti precedenti e diversi da quello specifico, oggetto della decisione. In questo caso, Mariniello fu estradato dalla Spagna per una condanna definitiva per 17 anni, scontandola fino al 2002. Una volta uscito, restò in Italia, con la Procura che ritiene possibile il procedimento nei suoi confronti: la convenzione tra Italia e Spagna stabilisce però che il soggetto debba essere completamente libero perchè si proceda per altre vicende, precedenti a quelle oggetto dell’estradizione.
L
’omicidio dell’avvocato Giorgio Barbarulo, di matrice camorristica, avvenne a luglio degli anni 80, a Nocera Inferiore, nello studio del legale.
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