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l Nobel per la Pace 2017 è stato assegnato a Ican, l’organizzazione che da anni si batte per l’abolizione delle armi nucleari e che raccoglie oltre 440 gruppi di cento paesi diversi. Dietro la scelta dell’Accademia di Stoccolma c’è una motivazione che vuole rimarcare l’importanza di far luce sulle catastrofiche conseguenze dell’utilizzo di armi nucleari. Il Comitato ha inoltre rivolto un appello agli Stati perché “si avviino negoziati rivolto alla graduale eliminazione dal mondo delle 15mila armi nucleari”. Il prossimo sforzo, ha aggiunto, deve “riguardare gli Stati che hanno l’atomica.
UN NOBEL POLITICO
La scelta del vincitore del Nobel per la pace ha un’evidente connotazione politica: le continue tensioni tra Usa e Corea del Nord e quelle con l’Iran, proprio mentre l’amministrazione Trump si prepara a smontare l’accordo sul nucleare iraniano. È la 19esima volta che il Nobel per la Pace va a chi si batte a favore del disarmo. Nel 2013 il Nobel per la Pace era stato assegnato all’ Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (Opac), che all’epoca stava supervisionando lo smantellamento delle armi chimiche in Siria.
L’Ican — organizzazione non-profit nata nel 2007 in Australia, con sede a Ginevra — è stata determinante quando nel luglio scorso l’Onu ha adottato il nuovo trattato per la messa al bando delle armi nucleari, che entrerà in vigore non appena 50 Stati lo ratificheranno.
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