I dettagli
Il Corriere del Mezzogiorno a proposito delle clausole rescissorie: Una clausola da eliminare, un’altra da abbassare. La prima relativa all’opzione che il Napoli ha per altri quattro anni sul contratto di Sarri; la seconda si riferisce invece all’importo per la rescissione sul contratto di Higuain. Punti strategici dei faldoni contrattuali dei protagonisti della stagione straordinaria degli azzurri. Entrambi oggetto del contendere con le “controparti”. Le clausole sono una costante delle scritture redatte dal pool di legali di Aurelio de Laurentiis al momento dell’effettiva acquisizione del cartellino dei giocatori o anche del tecnico scelto alla guida della squadra. I contratti in casa Napoli non sono solo quelli prestampati e compilati che basterebbero per il deposito in Lega. Sono per ciascuno dei tesserati pagine e pagine dattiloscritte, dove al di là della sezione generale, ci sono piccole o grandi condizioni unilaterali sulle quali c’è da discutere o comunque trattare. E in qualche caso anche da rivedere. Il futuro di Sarri e del Pipita è legato in qualche modo alle clausole, quella rescissoria del Pipita in caso di rinnovo biennale di contratto andrebbe abbassata: magari da 94 milioni a ottanta; quella di Sarri, per l’allenatore andrebbe addirittura eliminata. Il tecnico non vuol sentirsi legato al club per altri quattro anni senza aver mai la libertà di scegliere di andare altrove. Difficile che De Laurentiis possa cedere su questo punto. Le clausole sono l’essenza dei suoi contratti. E chi firma, poi deve rispettare.
Lascia un commento