<em>Nicola Gratteri, nuovo Procuratore di Napoli , assume l’incarico alla guida della procura più grande d’Italia. Con 30 anni di esperienza nel contrasto alla criminalità organizzata, la sua nomina rappresenta un passo significativo nella lotta contro la ‘ndrangheta.
Nicola Gratteri è stato nominato come il nuovo Procuratore di Napoli, assumendo la responsabilità di guidare la procura più grande d’Italia.
Questa nomina è stata necessaria per coprire una posizione rimasta vacante per quasi un anno e mezzo, dopo che Giovanni Melillo aveva lasciato l’incarico per diventare capo della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo.
Gratteri ha ottenuto una solida maggioranza di voti, 19 in totale, sconfiggendo i suoi rivali Giuseppe Amato, Procuratore di Bologna, e Rosa Volpe, Procuratrice Aggiunta di Napoli.
Tra i sostenitori di Gratteri figurano il vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura Fabio Pinelli, il Procuratore Generale della Corte Suprema Luigi Salvato, i laici di centro-destra, il renziano Ernesto Carbone, i consiglieri di Magistratura Indipendente, Andrea Mirenda e il togato di Unicost, Antonino Laganà.
Ciò che ha reso Gratteri il candidato vincente è stata la sua vasta e profonda esperienza nella lotta contro la criminalità organizzata, sia a livello nazionale che internazionale. Ha collaborato con procure di tutto il mondo, gestendo centinaia di rogatorie e contribuendo alla cattura di circa 140 latitanti, alcuni dei quali erano tra i 30 criminali più pericolosi.
La sua carriera è stata segnata da gravi minacce e intimidazioni sin dagli esordi, quando una sua indagine portò alle dimissioni di un assessore e alla caduta di una giunta regionale. Questo lo ha costretto a vivere sotto scorta per ben trent’anni.
Gratteri ha condotto indagini cruciali sulla ‘ndrangheta, tra cui la faida di San Luca, la strage di Duisburg e l’operazione Rinascita – Scott, che ha svelato connessioni tra politica, mafia e massoneria.
In passato, durante il governo di Matteo Renzi, si era parlato di una possibile nomina come Ministro della Giustizia. In tal caso, Gratteri aveva dichiarato la sua intenzione di apportare cambiamenti significativi al sistema giudiziario, rispettando la costituzione e migliorando l’efficienza della giustizia in Italia.
Con la nomina di Nicola Gratteri a Procuratore di Napoli, l’Italia potrà contare su un magistrato con una lunga e illustre carriera nel combattere la criminalità organizzata, un segno di speranza per la giustizia nel paese.