Il neonato con il cordone ombelicale ancora attaccato al corpo è stato trovato in un sacchetto di plastica. Ieri c’era stato un caso a Ragusa.
Un neonato con il cranio fracassato ed il cordone ombelicale ancora attaccato è stato trovato a Trapani, all’interno di un sacchetto di plastica nell’atrio di un cortile condominiale in via Francesco De Stefano.
L’ipotesi agghiacciante è che il piccolo possa essere stato gettato dalla finestra. Le indagini subito avviate dalla Polizia hanno consentito di rintracciare la madre: è una giovane di 17 anni che potrebbe abitare nello stesso stabile in cui è avvenuto il ritrovamento (da parte di un abitante del complesso residenziale). La ragazza viene sentita dai Magistrati di turno della Procura dei minori. Sul luogo è arrivata anche la polizia Scientifica.
La giovane, che è stata portata per accertamenti nel reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale Sant’Antonio abate di Trapani, è di corporatura robusta e per questo sarebbe riuscita a nascondere la gravidanza ai genitori, che non si sarebbero accorti di nulla. La ragazza davanti ai Magistrati pare abbia ammesso i fatti e tra le lacrime ha aggiunto: “Avevo paura di dire ai miei genitori che ero incinta”. L’inchiesta sarà trasmessa per competenza alla Procura del Tribunale dei minorenni di Palermo.
Ieri c’era stato un caso analogo a Ragusa ma per fortuna finito bene. Un neonato era stato gettato nella spazzatura a Ragusa dove è stato trovato mercoledì 4 sera in via Saragat. A sentire i gemiti del neonato era stato un passante che stava percorrendo quel tratto di strada. L’uomo ha sentito un lamento indistinto provenire da un contenitore della spazzatura, ha pensato alla presenza di un cucciolo ed ha aperto il mastello facendo la scoperta.
All’interno, sopra i rifiuti, c’era un neonato ancora sporco di sangue con il cordone ombelicale attaccato, avvolto in una coperta e infilato dentro un sacchetto. Il bimbo è stato prelevato e trasportato nel reparto di neonatologia dell’ospedale Giovanni Paolo II di Ragusa. le sue condizioni sono buone, ma, in via precauzionale, è stato posto in Terapia intensiva prenatale. Sul caso indaga la polizia che sta lavorando per risalire alla mamma del bambino. Già sono diverse le richieste di adozione.
Il piccolo ancora ricoverato nel reparto di Terapia intensiva neonatale di Vittoria, sta bene. Quando è arrivato, mercoledì sera, alle 21, era in ipotermia. Era nato da pochissimo, non era stato allattato, non era stato legato il cordone ombelicale. L’arrivo provvidenziale di un passante gli ha salvato la vita. I medici e gli infermieri dell’ospedale hanno deciso di chiamare il bimbo: Vittorio Fortunato.
Eppure a Ragusa dal maggio 2016 esiste una “ruota” per accogliere i bambini abbandonati realizzata dal Rotary Club di Vittori. Si trova nell’area limitrofa all’ospedale Guzzardi di Vittoria.
“Abbiamo voluto riprendere questa usanza che potrebbe salvare la vita di bambini. Chi ha abbandonato il piccolo Vittorio Fortunato, avrebbe potuto utilizzarla. Finora, non è mai stata usata”, spiega Giuseppe Notararigo che, nel 2016, era presidente del Rotary Club.
La “ruota” garantisce l’assoluta privacy di chi dovesse decidere di lasciare il bambino. “È collegata all’appartamentino delle suore che prestano servizio nell’ospedale – spiega Notararigo – Al momento in cui la ruota viene aperta e poi richiusa, scatta un allarme collegato sia all’abitazione delle suore che al reparto di pediatria dell’ospedale. Noi speriamo che, se dovessero esserci altri casi come quello del piccolo Vittorio, qualcuno possa scegliere di lasciarlo in sicurezza”.
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