Oggi alle 12.00 a Palazzo dei Normanni, Nello Musumeci prendera’ la parola, solo allora sapremo se, le sue dimissioni diverranno realta’, oppure, come spesso accade in politica, si trasformeranno in un fuoco di paglia.
F
ra il Governatore e la sua Giunta, non vi e’ mai stata un’intesa duratura nel tempo, si e’ tirato a campare, gli attriti sono stati sempre all’ordine del giorno, tanto che, piu’ di una volta si e’ arrivati ad una possibile rottura.
In questi ultimi 2 giorni, sembra che la situazione politica fra i vari schieramenti di centrodestra stia precipitando, e ci si stia avviando verso una svolta, che porterebbe al collasso dell’intera Giunta.
Torniamo indietro nel tempo di soli 2 giorni :
Mercoledi’ 13 Febbraio, a Palazzo dei Normanni, dopo il voto d’Aula, che ha visto il Governo regionale andare in tilt per la bocciatura di 2 articoli della finanziaria, il primo sul modello Portogallo, il secondo sul salva Conti, si e’ aperto un baratro.
Apriamo parentesi :
Bisogna dire, per dovere di cronaca, che queste votazioni sono state fatte in un momento in cui era assente il Governatore, hanno da un lato palesato la fragilita’ della maggioranza, dall’altro, accelerato i tempi per una rapida chiarificazione in aula.
Chiusa Parentesi :
Musumeci, rientrato da Roma, ha incontrato i suoi assessori dopo il pasticcio andato in scena all’Ars con la Legge di Stabilita’ che e’ rimasta ferma al palo.
Alcuni di essi, hanno manifestato tutte le loro perplessita’, visto che ai numeri già risicatissimi in Aula, si sono dovuti sottrarre quelli dei franchi tiratori.
In questo contesto si è inserito il Movimento 5 Stelle, che a margine dell’ultima seduta dell’Ars, ha fatto una proposta a Musumeci, quella di varare un governo tecnico, il tutto a condizione che Musumeci abbandoni l’attuale compagine di partiti che lo sostiene.
Risvolto della medaglia :
Voci di corridoio, parlano che Musumeci non abbia alcuna intenzione di gettare la spugna, anzi vorrebbe proseguire la sua esperienza governativa, nonostante le 2 “forature”.
Per conoscere quale sia la strada maestra che prendera’ Musumeci, bisognera’ aspettare, in ogni caso, qualsiasi possa essere la sua decisione di abdicare o di restare in sella, ancora una volta la Sicilia sembra sprofondare nello stesso baratro in cui era caduta negli ultimi decenni.
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