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Castellammare di Stabia

Nel salone Viviani un incontro pubblico sul futuro di Castellammare

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“Castellammare di Stabia, quale città: Turistica o Manifatturiera?” è la domanda cui hanno risposto il sindaco Cimmino, l’assessore Calì e l’on. Sarro

Nel salone Viviani un incontro pubblico sul futuro di Castellammare

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astellammare di Stabia – Organizzato dall’associazione Stabia Polis, all’interno dal Salone Viviani, sfidando l’afoso caldo d’agosto, si è tenuto un incontro pubblico sul tema: “Castellammare di Stabia, quale città: Turistica o Manifatturiera?”

A introdurre e moderare i lavori, il giornalista Carlo Carrillo il quale ha ricordato che l’interrogativo è datato e che oggi ha bisogno che la politica dica cosa si accinge a fare e se la redazione del DOS (Documento d’Orientamento Strategico) e il PUC (Piano Urbanistico Comunale), possono essere gli strumenti per attuare il programma elettorale del sindaco Gaetano Cimmino.

Il primo cittadino si è riservato di dare risposte in merito alle azioni messe in campo dall’amministrazione comunale in conclusione dei lavori, limitandosi, in premessa, ad affermare che “la città ha bisogno di avere un confronto e dialogare su questo tema e che la stessa ha anche bisogno di capire e sapere cosa si sta facendo rispetto allo sviluppo urbanistico”.

Per Fulvio Calì, assessore all’urbanistica del Comune di Castellammare importante è stimolare un dibattito complessivo con la città, i cittadini e i portatori di interessi.

“Un tema importante su cui soffermarsi con attenzione – ha precisato l’assessore – soprattutto in questa fase nella quale ci accingiamo ad approvare strumenti importanti, DOS e PUC e nei quali possono e devono sicuramente convivere turismo e industria”.

A ordinare questo connubio, ha ancora detto Calì, è chiamata la politica per un governo del territorio con norme precise, anche se le attuali norme urbanistiche non sempre sono in grado di essere al passo con le nuove esigenze e per questo la redazione di detti strumenti deve essere partecipato poiché rappresenta un’occasione per definire lo sviluppo della città.

L’assessore Calì, sia pure sinteticamente ha accennato a quanto previsto nel DOS puntualizzando comunque la necessità di predisporre un Piano di accoglienza, un Piano di mobilità e dunque ampie aree di parcheggio, sicurezza, insomma azioni per agevolare turisti e cittadini alla fruizione delle attrattive della città sia dal punto di vista turistico che industriale.

“Un’amministrazione – ha concluso l’assessore – capace di gestire processi di trasformazione della città, avendo presente quella che deve essere la sua identità per il futuro, una città attrattiva, sicura e vivibile”.

Una serie di interventi dei cittadini presenti, prevalentemente addetti ai lavori, hanno posto legittimamente questioni diversificate, allontanandosi dal tema dell’incontro, anche se collegate.

Pensiamo, dando comunque atto a chi ha promosso l’incontro, che per rispondere alla domanda posta, qualche visione differente andava programmata condividendo quanto affermato dall’assessore Calì che gli strumenti in approvazione non attengono solo a un aspetto squisitamente tecnico.

Il tutto, anche se necessario e importante, si è trasformato in un incontro per illustrare quanto l’amministrazione ha messo e metterà in campo sulle varie questioni che attengono alla città.

I temi e le domande poste hanno riguardato la necessità di formazione relativamente a chi intende interessarsi di turismo; il sottopasso di via Cosenza che ogni tanto ritorna a essere proposto, il traforo per la realizzazione della galleria nella zona archeologica di Varano; la stazione terme e l’attivazione delle stesse, i beni culturali esistenti a Castellammare, la gestione precaria del verde.

E’ seguito intervenuto dell’on. Carlo Sarro, deputato di Forza Italia che ha posto l’accento sull’importanza dell’attività di pianificazione con gli strumenti in approvazione che non devono riguardare e non riguardano solo l’edilizia.

“Strumenti che guardano il turismo e l’industria e dunque adattabili e che devono rispondere alle esigenze che stasera sono state poste – ha sottolineato il parlamentare – e che otre a quanto affermato dall’assessore nella sua relazione, devono prevedere tempi certi”.

Altro tema che deve essere attenzionato, ha ancora detto, l’abusivismo che deve rispondere a quelli che sono i bisogni dei cittadini.

Turismo e attività produttive cui vanno date risposte e fuori dagli schemi tradizionali, con strumenti adeguati ai tempi, immaginando un territorio differente e capace di dare risposte alle nuove generazioni.

L’onorevole Sarro ha concluso il suo intervento invitando il sindaco a pianificare il tutto seguendo la strada del confronto e dell’ascolto, ma in tempi che devono essere necessariamente stretti.

Ultimo intervento previsto, quello del primo cittadino che ha dato risposte alle tante sollecitazioni che sono state fatte e soprattutto da parte dei cittadini intervenuti che hanno chiesto di “capire bene quali sono le posizioni e le idee e le intenzioni dell’amministrazione comunale”.

Il sottopasso in via Cosenza non si farà, è stata la prima risposta di Cimmino, che separerebbe nei fatti la città, manifestando disponibilità al confronto solo se sarà presentata una proposta alternativa.

Perplessità è stata rivelata a proposito del traforo che intende fare l’EAV. Azienda, ha affermato il sindaco, che ha assicurato il consolidamento e dunque progetto che sarà oggetto di confronto.

Per quanto riguarda la stazione terme, è stato chiesto un incontro tra EAV, Comune e privato per creare tutte le condizioni affinché quella stazione sia riaperta in quanto strategica non solo per le terme, quando queste saranno riattivate, ma anche per la Fincantieri e il centro storico.

Il sindaco a proposito del verde, dopo aver sottolineato che la sua amministrazione si è insediata da solo un anno e la situazione trovata non è stata delle migliori, si è impegnato a inserire nel PUC la questione verde.

“Castellammare – ha ancora detto Cimmino – è una città a vocazione turistica che combacia con l’aspetto industriale, Ma la presenza del privato è determinante a cui sicuramente bisogna assicurargli tempi certi.”

Altri aspetti per i quali sono stati assicurati interventi in atto o da predisporre, il bando per la riapertura delle terme antiche; il rifacimento in tre anni del manto stradale dei 100 chilometri di strade; il rilancio dei siti archeologici in un circuito che vede coinvolta anche Ercolano; il dramma che vivono i cittadini di Varano relativamente all’edilizia spontanea, problema che va risolto; bonifica del litorale.

“Per questo ultimo aspetto – ha concluso il sindaco Cimmino – sono state emanate ordinanze affinché gli scarichi civili confluiscano nel collettore e non a mare e, secondo i dati dell’ARPAC l’anno prossimo il litorale potrebbe essere balneabile anche se tempi e regole vanno tutte rispettate. A fine settembre sarà comunque presentato un progetto per l’arenile”.

Una domanda, “Castellammare di Stabia, quale città: Turistica o Manifatturiera?” nei fatti con una risposta scontata e già contemplata nei vari strumenti di programmazione in via di redazione. Quello che pensiamo è che occorre è creare presupposti, oltre che inevitabilmente normativi, di carattere sociale e culturale, affinché turismo e industria trovino la loro strada di sviluppo in una città con grandi potenzialità strutturali e importanti risorse umane, ma che deve presentarsi agli indigeni, e offrirsi ai turisti e agli imprenditori, pulita, sicura, capace di accogliere e capace di saper gestire il nuovo.

Un confronto pubblico monco purtroppo della presenza di cittadini comuni, colpevole il caldo, e che nei fatti, a un anno dall’insediamento della giunta Cimmino (3 agosto 2018), ha voluto dar conto di quanto fatto e quanto si ha intenzione di fare.

Giovanni Mura

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