Nave Diciotti, sbarcati 17 migranti in precarie condizioni di salute: 11 donne e 7 uomini soccorsi
Peggiora la situazione sanitaria dei migranti a bordo del pattugliatore Diciotti della Guardia Costiera italiana. Come aveva anticipato il procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio, impegnato nelle scorse ore nelle audizioni dei funzionari del Viminale – le condizioni degli uomini e le donne a bordo sono critiche, tanto che al termine di una visita degli ispettori del ministero della Salute è stato disposto lo sbarco, effettuato nel tardo pomeriggio, di 11 donne e 6 uomini, di cui 3 con sospetta tubercolosi e due affetti da polmonite. Tutte le donne per le quali è stato ordinato il trasferimento in ospedale, hanno accertato i medici, sarebbero state violentate nei centri dei trafficanti umani. Ma cinque di loro hanno preferito rimanere sulla Diciotti come segno di protesta per non dividersi dai familiari. Molti dei migranti ancora a bordo, per i quali la Guardia Costiera ha chiesto lo sbarco con una lettera inviata a diversi ministeri, continuano intanto lo sciopero della fame.
Al quale, come annunciato dal vescovo di Noto, potrebbero aderire anche tutti i prelati siciliani.
Ieri sera, invece, dal comando dell’imbarcazione della Guardia costiera è stata inviata al Viminale l’ennesima richiesta di autorizzazione allo sbarco, ma il tira e molla continua e i 150 migranti a bordo dovranno restare ancora per molte ore a bordo.
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