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Castellammare di Stabia

Nascondeva la droga nel reggiseno, arrestata per spaccio

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CC di Catania durante un controllo hanno arrestato una 35enne che nascondeva la cocaina nel reggiseno. Sospeso il RdC al marito

Nascondeva la droga nel reggiseno, arrestata per spaccio

I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Catania Fontanarossa hanno arrestato una 35enne di Nicolosi, un comune della provincia, ritenuta responsabile di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Nascondeva la droga nel reggiseno.

Nell’ambito di un piano predisposto per contrastare il traffico e la vendita di sostanze stupefacenti i Carabinieri avevano disposto alcuni servizi di controllo, fissi e dinamici, nel popoloso quartiere di Librino.

Il dispiego delle pattuglie ha così consentito ai militari di imporre l’alt alla guidatrice di un’Alfa 147 che, sin da subito, ha manifestato un ingiustificabile nervosismo che li ha ovviamente insospettiti, inducendoli ad un’accurata perquisizione dell’autovettura che, però, non ha fornito riscontro.

A questo punto però, avvedutasi della presenza di una donna-carabiniere e compreso che quest’ultima stava per procedere ad un’ispezione anche sulla sua persona, estraendolo dall’interno del reggiseno ha spontaneamente consegnato loro un involucro contenente 7 grammi di cocaina che, in particolare, i militari ritengono che stesse trasportando per conto terzi nel comune di sua provenienza.

Il Giudice in occasione dell’udienza di convalida dell’arresto ed in attesa delle future determinazioni, ha confermato alla donna la restrizione della libertà ai domiciliari nonché disposto, anche, l’immediata sospensione della corresponsione del Reddito di cittadinanza al marito convivente, intestatario e percettore del beneficio.

L’opinione.

In precedenti articoli ci siamo occupati dello spaccio di stupefacenti. Il traffico continua regolarmente e forse anche più intensamente con pure consegne a domicilio in questo periodo di pandemia, considerato che le persone per via delle restrizioni sanitarie e conseguenziale distanziamento sociale in linea di massima stanno di più a casa.

Per non essere scoperti gli spacciatori tengono la droga nei posti più impensabili ma anche più forieri di trasmissione del contagio, come cassonetti, cavità, cespugli, oppure in bocca, in mezzo ai genitali e come nella fattispecie tra le mammelle.

Per avere segnalato da tempo questi ed altri veicoli di contagio – come anche nel caso della prostituzione che non ha mai smesso e che è altrettanto controllata dalla delinquenza locale, criminalità organizzata e trasversale politica pappone – a volte siamo stati trasversalmente attaccati nei nostri articoli anche con improperi

Ciò che tuttavia lascia allibiti, ma anche civilmente smarriti, è l’incarnata ipocrisia della cosiddetta Politica e delle Istituzioni, d’altra parte come sempre e come al solito in ogni cosa e da decenni in questa Nazione.

Sanno tutti. Ma di tutta evidenza per motivi di opportunità politico-istituzionale-elettorale e altro come anche chiaramente per mantenere le proprie poltrone, sedie e sgabelli con rispettiva remunerazione ecc. non si prendono i doverosi e ragionevoli provvedimenti su fatti che sono da sempre sotto gli occhi di chi può e vuole vedere sforzandosi di avere un po’ di indipendenza intellettuale.

Nei nostri articoli e sin dagli anni passati (23 Aprile 2019 Feste hard in cambio di voti, due condanne e 19 Luglio 2019 Giorni di narcotraffico in Sicilia. Il Procuratore aggiunto di Messina: invasi dalla droga) e anche in tempi neanche sospetti di pandemia, si è più volte espressa la nostra opinione su come affrontare i diffusissimi: spaccio e prostituzione, per toglierli al controllo delle mafie, native e d’importazione, nonché alla cosiddetta politica e società imbellettata. Si eviterebbe anche di intasare con segnalazioni e deferimenti le Prefetture e i Tribunali, liberando più Forze dell’Ordine per la lotta alle mafie, delinquenza, corruzione e terrorismo.

Adduso Sebastiano

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