I militari del NAS di Catanzaro, a conclusione di un’attività di indagine scaturita da accertamenti esperiti presso uno studio di medicina generale, hanno deferito cinque persone all’Autorità Giudiziaria per i reati di truffa ai danni del Sistema Sanitario Nazionale e detenzione di medicinali scaduti di validità.
N
el corso della loro indagine, gli investigatori dell’Arma hanno escusso numerosi testi e acquisito una notevole mole di documenti. L’analisi degli elementi di prova ha permesso di rilevare la condotta illecita di un medico e di quattro farmacisti suoi complici i quali, al fine di procurarsi un ingiusto guadagno, si erano suddivisi i rimborsi relativi a prescrizioni mediche redatte a favore di ignari pazienti. Durante gli accertamenti, inoltre, i Carabinieri hanno rinvenuto all’interno dello studio medico dei farmaci scaduti di validità, pronti per la successiva commercializzazione/somministrazione.
Il danno erariale scoperto dal NAS ammonta a circa 5.000 euro. I Carabinieri hanno segnalato la condotta illecita anche all’ordine provinciale dei farmacisti e dei medici per eventuali provvedimenti correlati al comportamento non deontologico.
Il NAS di Pescara ha invece effettuato degli accertamenti connessi a una denuncia relativa al rinvenimento del corpo di un roditore all’interno di una confezione di alimenti.
Al termine delle loro indagini, i Carabinieri hanno deferito in stato di libertà il titolare dell’azienda presso la quale l’alimento era stato confezionato. Nel corso di un accesso ispettivo, infatti, i militari hanno rilevato che all’interno dello stabilimento erano presenti 110 tonnellate tra farina e grano in cattivo stato di conservazione ed insudiciate e pronte per essere commercializzate. In tutti gli ambienti in cui venivano lavorati gli alimenti, inoltre, e in particolare nel locale destinato al confezionamento dei pacchi da 1 kg, venivano rinvenuti escrementi e carcasse di roditori.
Il legale responsabile dell’azienda, oltre ad essere denunciato per commercio di alimenti in cattivo stato di conservazione, è stato altresì sanzionato amministrativamente per le violazioni igieniche riscontrate.
Il Dirigente del Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione dell’ASL di Pescara intervenuto sul posto su segnalazione dei militari operanti, ha disposto la distruzione degli alimenti sequestrati e la chiusura immediata dell’intera attività, dal valore di tre milioni di euro.
Per quanto riguarda il prodotto già commercializzato, invece, lo stesso verrà sottoposto a procedura di richiamo.
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