Vomero, viale Raffaello: domani, lunedì, cittadini di nuovo in campo per la mancata realizzazione del parco agricolo-didattico. Tornano, dopo un anno e mezzo, le telecamere del TGR Campania
b>Napoli. Un anno e mezzo fa, nel novembre del 2016, a seguito dell’ennesima nota inviata da Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, che da lustri si batte per la nascita del parco agricolo didattico che dovrebbe sorgere, ma il condizionale a questo punto, è d’obbligo, nell’area dell’ex gasometro, che si estende su una superficie posta tra viale Raffaello e salita Cacciottoli, al Vomero, l’annosa vicenda era ritornata alla ribalta delle cronache anche con un servizio, dedicato espressamente alla vicenda, del TGR Campania ( filmato al link https://www.youtube.com/watch?v=NpF8DTdvb2s )
” Da allora, purtroppo, nulla, è cambiato – sottolinea amareggiato Capodanno – e, nonostante gli impegni e le promesse fatte in diverse occasioni, del parco agricolo non si è saputo più null. Anzi , daun poco di tempo a questa parte, sulla vicenda è calato il più assoluto silenzio . Sul piede di guerra ancora una volta scendono i residenti che denunciano lo stato d’abbandono che regna nella zona. In particolare in un tratto della salita Cacciottoli ,dove da tempo è presente, su un muro posto a confine dell’area interessata, una struttura provvisionale, realizzata con ponteggi tubolari e mantovane parasassi, che versa in precarie condizioni manutentive. Ponteggi per i quali si paventa peraltro che vengano corrisposti gli oneri per il noleggio “.
” Domani, lunedì 23 aprile, a partire dalle ore 9:30, sempre in viale Raffaello – annuncia Capodanno -, torneremo insieme ai cittadini dinanzi alle telecamere del TGR Campania per denunciare che nulla è cambiato e che i lavori per la realizzazione del parco agricolo non sono in atto, permanendo evidentemente problemi che ne continuano ad impedire la ripresa. Mi auguro che, oltre ai cittadini, partecipino anche rappresentanti delle istituzioni. Pure se, sulla scorta dei precedenti, dubito che qualcuno si faccia vedere, immagino per non affrontare la giusta rabbia e l’irritazione di quanti sono stati fin qui delusi da impegni, assunti in più occasioni, sui tempi di realizzazione del parco, di fatto fino ad oggi disattesi “.
“ Eppure – puntualizza Capodanno – il 20 marzo scorso sono decorsi ben quattro anni da quando un incendio, scoppiato proprio nell’area dell’ex gasometro, con fiamme che lambirono pericolosamente anche alcuni fabbricati, creando anche notevole panico tra i residenti, ripropose al centro all’attenzione della pubblica opinione le annose questioni, legate alla destinazione di quell’area e alla mancata realizzazione del parco agricolo didattico “.
“ Nel marzo del 2011, dopo varie traversie – sottolinea Capodanno -, il parco fu anche presentato in pompa magna alla stampa, nel mentre, dopo anni d’attesa, erano da poco iniziati i lavori per la sua realizzazione, lavori che sarebbero dovuti durare sei mesi ma che invece furono improvvisamente sospesi. Da allora sono passati ben altri otto anni e, di fatto, il parco è rimasto solo sulla carta, arenandosi nelle vicende giudiziarie tra la proprietà e il Comune di Napoli “.
“ Lustri d’attesa, oltre due milioni di euro a suo tempo finanziati – prosegue Capodanno – ma a tutt’oggi ancora non è dato sapere se e quando vedrà la luce questo parco che doveva sorgere su di un’area di circa 14mila metri quadrati, acquisita dal Comune di Napoli, area che fino agli anni ’80 era stata occupata da una campana gassometrica, successivamente in disuso, e dalle relative attrezzature per il suo funzionamento “.
” Il parco era stato progettato su un’area vincolata, che apparteneva ad un privato, e sotto una parte della quale si ventilava all’epoca l’ipotesi che potesse sorgere un parcheggio interrato – ricorda Capodanno -. Dopo una serie di battaglie sostenute dai comitati e dalle associazioni di zona, il Comune di Napoli elaborò una variante per un progetto di riqualificazione, pubblicato all’epoca anche nelle cartografie del sito internet del Comune di Napoli, variante approvata con deliberazione consiliare n. 44/2001 e con deliberazione di Giunta comunale n. 2365/2002. Successivamente con decreto del Presidente della Giunta regionale della Campania n. 529 del 24 settembre 2004 la stessa variante fu approvata anche dalla Regione Campania “.
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