Un brutto Napoli sconfigge l’Atalanta e continua la marcia
Dries Mertens è il match winner che ha permesso al Napoli di sconfiggere l’Atalanta nella gara delle 12:30. Proprio nelle gare disputate in questo orario, ‘Ciro’ sa essere implacabile. Gli mancava il gol, non segnava da un pò di tempo, ma il lunch match gli aperto lo stomaco, gli ha fatto venire fame e lui, inevitabilmente, ha rimediato.
La Gazzetta dello Sport, nell’edizione odierna, commenta così la rete del belga:
“Il gol di Mertens non passerà alla storia come quello di Turone perché a Bergamo non si giocava uno scontro diretto e mancano molte giornate alla fine. Però potrebbe avere un peso importante nella lotta scudetto, perché ha permesso a un Napoli bruttino di vincere in casa dell’Atalanta disinnescando una delle più pericolose trappole del suo cammino e perché questa era la classica sfida il cui l’equilibrio poteva essere spezzato solo da un episodio. Quindi bisogna partire da qui: al 20’ della ripresa su lancio di Callejon, Caldara si fa sfilare alle spalle da Mertens che punisce Berisha. Il belga, però, sembra avere (la certezza non c’è perché la telecamera non è in linea) un piede oltre la linea del fuorigioco: il guardalinee è un uomo, quindi è lecito che non se ne accorga. E la Var si astiene proprio perché manca la sicurezza assoluta che Mertens sia in posizione irregolare. Questione di centimetri, oggi come ai tempi di Turone in cui però non c’era la Var e allora speriamo che la tecnologia faccia altri progressi e che il protocollo si adegui in modo da dissipare sempre ogni dubbio almeno sulle situazioni oggettive come il fuorigioco”.
P
eccato solo che il quotidiano in rosa non citi la rete regolare annullata a Marek Hamsik nel secondo tempo.
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