Napoli, un detenuto malato di cancro e il suo ultimo desiderio: “Lasciatemi morire a casa”
Dopo la denuncia di Fanpage.it sulle pessime condizioni di vita di un detenuto di Poggioreale, malato terminale a cui non restano che pochi mesi, qualcosa si è mosso: Rigotti ha ottenuto gli arresti domiciliari ospedalieri e si trova al Cardarelli di Napoli.
Una vittoria parziale per i familiari che chiedono che Rigotti possa passare gli ultimi giorni che gli restano a casa, accudito dai suoi cari. Attualmente è ricoverato nel reparto cure palliative dell’ospedale ed è un paziente allo stato terminale. “I medici mi hanno detto che gli restano da 1 a 3 mesi di vita“, racconta sua figlia. Ora la famiglia chiede che Ciro, affetto da un tumore incurabile, possa uscire dall’ospedale. Come testimonia un video pubblicato da Fanpage.it, il 62enne, che ricordiamo sta scontando una pena di 9 anni per spaccio, è in condizioni ormai critiche. Pronuncia poche parole, ma chiare: «Voglio tornare a casa, non ce la faccio più».
“Il caso di Ciro Rigotti, malato terminale, detenuto nel carcere di Poggioreale, è un drammatico esempio del fallimento della sanità in Campania. Per questo, il nostro movimento ha lanciato la campagna sociale e politica per la chiusura del carcere di Poggioreale“. Questo è quanto ha affermato il Segretario Federale di Sud Protagonista, Salvatore Ronghi, che ha tenuto una conferenza stampa, davanti alla sede del Tribunale di Napoli, insieme al portavoce cittadino, Luigi Ferrandino, e il presidente dell’Associazione ex detenuti, Pietro Ioia.
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