Napoli, uccide la madre e si barrica in casa: impazzito per via di un amore finito
N
apoli, Qualiano. Dopo 10 ore ha fine l’Odissea che ha visto coinvolto Pasquale De Falco e la sua famiglia. Il tutto si è concluso con le urla delle persone che hanno assistito alla vicenda: «Bastardo, bastardo». Eppure nessuno quasi, conosceva veramente Pasquale. Il tutto è terminato poco dopo le 21.
«La prima volta che Pasquale l’aveva picchiata Teresa mi aveva guardato con gli occhi pieni di lacrime e mi aveva detto: È sempre mio figlio». Così ha detto Massimo De Rosa, il cognato di Pasquale De Falco. E’ stato proprio Massimo, che aveva un bel rapporto con il killer, a tentare di convincerlo ad uscire, ma Pasquale rispondeva: «Esco solo quando ho ucciso anche mio padre» ha detto l’uomo.
Eppure c’è chi racconta che Pasquale non è sempre stato così: studioso, di buona famiglia, era fidanzato con una coetanea che conosceva da sempre. Dopo la rottura è sopraggiunta l’improvvisa depressione, che lo ha portato a tentare il suicidio lanciandosi dal balcone. Successivamente è sopraggiunta anche la violenza contro i genitori, che però erano riusciti quasi sempre a sfuggirgli, tranne ieri.
Per sparare l’assassino ha usato il fucile che il padre, Antonio De Falco, 75 anni, custodiva gelosamente. Il fucile era nascosto all’interno di una cassaforte, di cui, evidentemente Pasquale aveva trovato le chiavi. I litigi con la famiglia avvenivano principalmente perchè non volevano arrendersi alla malattia del figlio, così lo incitavano a trovare un lavoro. ma lui niente. I litigi sono poi diventati sempre più violenti, fino a concludersi in morte come ieri sera.
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