Automobilisti di Napoli succubi dei parcheggiatori abusivi, la sentenza della Cassazione li accomuna agli estorsori. Borrelli: “Ora una legge per procedere all’arresto”
Più che un “servizio” ai cittadini una vera e propria estorsione, quella che i parcheggiatori abusivi commetterebbero ai danni dei tanti automobilisti che si vedono chiedere qualche moneta per trovare un posto auto a Napoli e provincia (ma non solo) da parte di persone disposte a “guardare” la vettura in questione. A decretarlo è la Cassazione, con una sentenza accolta con giubilo da parte di chi lotta alacremente contro questo fenomeno, come ad esempio il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli.
“La sentenza della Corte di Cassazione, che ha confermato la correttezza dell’accusa di estorsione nei confronti dei parcheggiatori abusivi che chiedono denaro a un automobilista per posteggiare in un’area pubblica dietro minacce di danni al veicolo, pone un punto fermo importante nella lotta contro questa piaga vergognosa“. Queste le parole di Borrelli, che di lotta ne ha fatto uno dei suoi cavalli di battaglia, tanto da creare una pagina Facebook il cui nome è piuttosto emblematico “Io odio i parcheggiatori abusivi“.
Lo stesso, cogliendo la palla al balzo, ora chiede un ulteriore passo in avanti anche da parte della politica, chiamata a fare leggi che permettano di stringere la morsa attorno a chi delinque: “Questa sentenza è importante, ma è necessaria una riforma della legge in vigore, così come l’abbiamo proposta noi con una petizione affinché l’arresto sia previsto sempre per i parcheggiatori abusivi, almeno per quelli recidivi – ha aggiunto Borrelli per il quale – comunque, il fatto che finalmente,si riconosca che quando si chiedono soldi con un atteggiamento minaccioso siamo di fronte a una vera e propria estorsione è già un bel risultato”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Gianni Simioli, noto speaker de La Radiazzadi Radio Marte, addirittura minacciato di morte per essersi schierato a favore di Francesco Emilio Borrelli.
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