Napoli, Saviano condannato per diffamazione: in Gomorra imprenditore incensurato accostato a un clan
Roberto Saviano e la Mondadori Libri sono stati condannati al pagamento di 15mila euro per non aver rettificato un passaggio del libro ‘Gomorra’. Nello specifico, come riportato dall’Ansa, lo scrittore e la casa editrice sarebbero stati condannati per uno stralcio in cui si legge che Vincenzo Boccolato (incensurato) fa parte di un clan camorristico dedito al traffico di cocaina. In realtà Boccolato non risulterebbe mai indagato per crimini legati alla criminalità organizzata.
A rendere nota la sentenza sono gli avvocati di Boccolato (Alessandro Santoro, Sandra Salvigni e Daniela Mirabile). Nel provvedimento si specifica che Saviano e la casa editrice dovranno pagare anche le spese processuali. Nonostante una prima condanna (nel 2013), il libro è stato ristampato senza rettifiche.
‘‘Nel libro, Saviano aveva infatti descritto il Boccolato, che è incensurato e che da vari anni vive in Venezuela conducendo una florida attività nel campo ittico e del tutto estraneo ad ogni attività camorristica, come collegato ai La Torre in relazione al traffico internazionale di cocaina, sostenendo che questo, unitamente ai La Torre ‘si preparava anche a tessere una grande rete di traffico di cocaina”
aveva spiegato l’avvocato Santoro dopo la prima condanna.
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