Napoli, sabotaggio all’interno del Cardarelli: manomesso un dispositivo salvavite, aperta un’indagine per scoprire i responsabili di questo ennesimo episodio
Continuano i sabotaggi sospetti all’interno delle strutture ospedaliere di Napoli. Dopo l’Ospedale del Mare, l’Ospedale San Giovanni Bosco e il Vecchio Pellegrini, è la volta del Cardarelli: decine di malati di cuore ricoverati all’ospedale Cardarelli di Napoli hanno rischiato di morire a causa di una manomissione al sistema salvavita che li monitorava.
Degli ignoti avrebbero infatti bloccato con una graffetta, un dispositivo che monitora 24 ore su 24 i pazienti cardiopatici e che lancia un’allarme sonoro quando il tracciato cardiaco risulta irregolare.
Si tratta di una vicenda terribile se si pensa che il dispositivo è l’unico modo che hanno i medici per intervenire in tempo e salvare la vita a un paziente colpito da uno scompenso cardiaco. Naturalmente il direttore dell’Ospedale ha fatto scattare un’inchiesta interna per accertare eventuali responsabilità del personale sanitario.
Anche la Procura ha deciso di aprire un’indagine. I carabinieri, secondo quanto riferisce ilMattino, avrebbero già ascoltato i dipendenti della struttura sanitaria. Ormai sembra sempre più chiaro che dietro questi episodi c’è la mano di qualcuno intenzionato a mettere in cattiva luce la sanità Campana. E l’ ipotesi più inquietante è che dietro questa operazione diffamatoria potrebbero esserci proprio alcuni infermieri.
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