Napoli, rubò una pen drive contenente i segreti del boss Zagaria: poliziotto rinviato a giudizio
Il gup del tribunale di Napoli ha deciso di rinviare a giudizio O.V., il poliziotto accusato di aver sottratto una pen drive dal covo nel quale fu individuato Michele Zagaria, capoclan dei Casalesi. Secondo le indagini della Dda di Napoli, all’interno pen drive, celata in un ciondolo a forma di cuore della Swarovski, ci sarebbero stati i segreti del boss. Il poliziotto avrebbe prelevato la preziosa prova dall’interno del covo di Casapesenna (Caserta), luogo in cui, il 7 dicembre 2011, fu arrestato Zagaria.
L’agente, tuttora in servizio, è accusato di peculato, corruzione con l’aggravante mafiosa e di accesso abusivo ai sistemi informatici.
Nei mesi scorsi, l’imprenditore O. Fontana, ritenuto l’acquirente della pennetta usb, è stato assolto. I giudici hanno ritenuto che non ci fossero abbastanza prove per stabilire che l’acquisto sia effettivamente avvenuto.
Il processo a carico del poliziotto inizierà il prossimo 14 ottobre dinanzi ai giudici della prima sezione del Tribunale di Napoli Nord.
Nei mesi scorsi, l’imprenditore O. Fontana, ritenuto l’acquirente della pennetta usb, è stato assolto. I giudici hanno ritenuto che non ci fossero abbastanza prove per stabilire che l’acquisto sia effettivamente avvenuto.
Il processo a carico del poliziotto inizierà il prossimo 14 ottobre dinanzi ai giudici della prima sezione del Tribunale di Napoli Nord.
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