I colpi sono avvenuti tra settembre e dicembre 2018 nel Napoletano e nel Casertano
S
i sono spacciati per agenti dell’Arma dei Carabinieri per commettere furti nelle abitazioni fino a quando i gli agenti reali non li hanno incastrati e ammanettati. E’ quanto successo a dieci malviventi, gia’ noti alle forze dell’ordine, per rapina, detenzione e porto abusivo d’arma da fuoco, sequestro di persona e furto in abitazione.
L’inchiesta e’ nata dopo una violenta rapina ai danni di un imprenditore nel settembre dello scorso anno nel quartiere di San Carlo Arena, avvenuta nel suo appartamento. Si tratta di un gruppo di criminali che ha commesso svariati furti tra settembre e dicembre 2018, agendo in diversi quartieri di Napoli, ad Afragola e Marcianise. Quattro componenti del gruppo sono stati già sottoposti a provvedimento restrittivo come autori di 3 rapine a mano armata, due in abitazione e una in una sala scommesse. Nel frattempo, sono stati identificati altri sei componenti dell’organizzazione a carico dei quali sono emersi indizi di colpevolezza per un furto in abitazione e di tre rapine, una delle quali sventata grazie all’intervento di una pattuglia di carabinieri.
Uno dei furti in abitazione e’ stato commesso nell’appartamento del vicino di casa di uno dei componenti del gruppo, e per ritardare il rientro a casa della vittima, la banda aveva forato gli pneumatici della sua auto.
Il gruppo dei malintenzionati sono stati seguiti dai carabinieri che li hanno bloccati ed arrestati prima che entrassero in azione, sequestrando i loro “attrezzi”: guanti, passamontagna, fascette per bloccare i polsi e una pistola giocattolo, riproduzione di un’arma vera.
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