Nella giornata di oggi è stata illustrata la prima sezione della riformulazione del piano di riequilibrio pluriennali
L
a prima parte, la sezione 1, di quello che sarà il riformulato piano di riequilibrio pluriennale è stata oggi illustrata dall’assessore Panini e dal dirigente dell’unità che si occupa del monitoraggio dell’attuazione del piano, Sergio Aurino, alla commissione Bilancio, presieduta da Manuela Mirra. Prima dell’approvazione in Consiglio della delibera di proposta, altre due riunioni della commissione sono state programmate per i prossimi giorni.
La riunione ha avuto inizio con le osservazioni del consigliere Brambilla (Movimento 5 Stelle) sull’impossibilità di interloquire su una parte soltanto della delibera, tra l’altro arrivata ai consiglieri soltanto ieri sera; inoltre, si è in forte ritardo rispetto alla scadenza per l’approvazione del documento nonostante il lavoro di riformulazione del piano fosse già in corso a seguito della delibera di ottobre della sezione regionale della Corte dei conti.
In proposito, l’assessore Panini ha sottolineato che è senza aggancio reale la scadenza di 45 giorni fissata dal Parlamento per la riformulazione del piano anche perché si tratta di un lavoro complesso per calcolare in 15 anni il rientro da realizzare.
Sergio Aurino, dell’unità per il monitoraggio del piano, ha premesso all’illustrazione della sezione 1 del nuovo piano, che la possibilità di una sostanziale revisione del piano stesso, e la fissazione tra 15 anni della data del riequilibrio, decorre solo dal 1° gennaio di quest’anno, a seguito della Legge di bilancio, mentre era comunque in corso il lavoro per revisionare i ritmi del rientro e apportare al piano le modifiche necessarie per riscontrare la delibera della Corte dei conti; ad essa, comunque, sarà inviata nella giornata di domani una apposita relazione (il Comune aveva già chiesto una proroga dei 60 giorni, oltre che proposto ricorso alle sezioni riunite) ed anche il Consiglio sarà investito, a questo punto dopo l’approvazione del nuovo piano, del riscontro alla Corte dei conti. Del resto, anche nella delibera che la Giunta sottoporrà la prossima settimana al Consiglio per la riformulazione del piano, ci sono elementi riconducibili alle osservazioni della sezione regionale della Corte del 16 ottobre, ad esempio, la ridefinizione del Fondo di passività potenziali. La rideterminazione al 31.12.2017 del fondo, che ora ammonta ad oltre 531 milioni, richiesta dalla Corte, è infatti indispensabile dato di partenza del nuovo piano di riequilibrio. Anche un’altra delle richieste della Corte dei conti trova riscontro nel piano rimodulato, e cioè l’inserimento nei risultati di amministrazione al 1° gennaio 2015 dell’importo del Fondo di rotazione (di 234 milioni) che non era stato inserito nel vecchio piano.
La prima sezione del nuovo piano di riequilibrio contiene dunque, come ha spiegato Aurino, la fotografia della situazione delle finanze del Comune nell’arco temporale che va dal 2015 al 2017, la base cioè sulla quale la seconda parte proporrà la riformulazione. Dal documento illustrato oggi, emergono importanti indicazioni, anche positive, come l’aumento delle entrate provenienti dai tributi comunali nel periodo 2015/2017, un dato significativo perché avviene ad aliquote invariate (fissate dal massimo proprio per l’adesione al piano di riequilibrio) ed in presenza di forti tagli subiti dal Comune che, ad esempio, ha visto diminuire progressivamente l’apporto del fondo di solidarietà comunale, e ciò come effetto distorsivo del metodo di calcolo del fondo stesso. Altro elemento positivo emerso, che si riverbererà anche sui prossimi anni, è il recupero dell’evasione: per la sola Tari, sono stati accertati 100 milioni di evasione che saranno recuperati con una buona percentuale di riscossione.
Nella riunione prevista nella giornata di domani e di venerdì, ha concluso la presidente di commissione Mirra, sarà completato il lavoro della commissione sulla rimodulazione del piano di riequilibrio.
Lascia un commento