Napoletani e immigrati si sono uniti per ripulire il quartiere
Da ormai diversi giorni al Vasto (ma anche in altre zone della città) c’è un’emergenza legata alla rimozione dei rifiuti. La spazzatura si sta accumulando agli angoli delle strade a causa dei mancati interventi da parte di Asìa e il pattume sta provocando non pochi grattacapi ai cittadini alle prese con blatte, cimici e topi che banchettano allegramente nei cassonetti.
Una situazione insostenibile, quella del quartiere Vasto, che è già stata denunciata più volte dai residenti che hanno segnalato proprio la presenza di grossi ratti che scorazzano liberamente nelle strade del quartiere.
I cittadini del Vasto, però, non sono rimasti inermi a guardare e non si sono limitati a fotografare e filmare i cumuli di rifiuti. Nel pomeriggio di ieri un folto gruppo di cittadini sono scesi in strada e, armati di scope, palette e sacchetti, si sono sostituiti per un giorno agli operatori ecologici spazzando via i rifiuti che si stavano accumulando anche sotto le automobili parcheggiate. Via Venezia, via Milano, via Bologna e via Torino le strade dove sono intervenuti gli spazzini per un giorno.
“E’ una situazione insostenibile – spiegano i residenti – da diversi giorni qui non passa nemmeno uno spazzino e i rifiuti si stanno accumulando. Con il caldo alle porte non si può consentire che i cassonetti restino pieni tutti i giorni, rischiamo di trovarci le case invase da blatte e topi. Il Comune e la Municipalità devono farsi carico di questo problema e chiedere ad Asìa di rafforzare il personale sul territorio. Siamo scesi in strada per pulire – proseguono ancora i cittadini – perché amiamo il nostro quartiere, ma non è giusto che i cittadini debbano sostituirsi a chi fa questo lavoro ed è pagato dalla comunità per svolgerlo ogni giorno”.
Nelle scorse settimane una nuova polemica aveva visto contrapposti i napoletani del Vasto con le comunità straniere. Causa scatenante l’abitudine, da parte di alcuni extracomunitari, di macellare in strada gli animali da destinare al consumo privato e, sembra, ai ristorantini etnici della zona. I resti degli animali macellati finiscono direttamente nei cassonetti, accrescendo il senso di disagi dei residenti che non ci stanno a veder trasformate le proprie strade in una immensa pattumiera
Ieri, però, all’ombra della statua di Garibaldi è stata scritta una bella pagina di integrazione. Mentre la stragrande maggioranza della comunità straniera guardava pigramente i cittadini che si sono rimboccati le maniche e hanno ripulito il quartiere, qualche extracomunitario ha imbracciato scopa e paletta e ha dato manforte ai napoletani, lanciando allo stesso tempo due segnali fondamentali: il primo è che al Vasto non esiste alcuna pericolo legato al razzismo, il secondo è che il degrado delle strade del quartiere interessa non solo i cittadini napoletani, ma anche quella fetta di cittadini stranieri che si sono ben integrati con i partenopei e che vogliono partecipare attivamente alla vita dei quartieri.
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