Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis lancia un ultimatum contro il razzismo
Dopo gli episodi avvenuti a Marassi durante Samporia-Napoli, la società partenopea non ci sta e usa la mano dura. Durante il campionato in dodici delle diciannove trasferte si sono ripetuti episodi simili a quelli fatti dai tifosi blucerchiati. Ecco quanto scrive La Repubblica nell’edizione di oggi:
“«Adesso basta: lo stop immediato alle partite dovrà smettere di essere un’eccezione e diventare la regola», è l’ultimatum filtrato ieri dalla sede di Castel Volturno, nel day after dell’indegno spettacolo di Genova. Stavolta l’arbitro Gavillucci ha avuto il coraggio di interrompere per 3’ la sfida, nella dodicesima gara (sulle 19 gare giocate fuori casa) avvelenata dagli slogan di discriminazione territoriale. Il giudice sportivo li ha puniti finora con 142 mila euro di multa complessivi e almeno altri 20 mila (più la chiusura per un turno della curva sud) saranno certamente comminati alla società blucerchiata. Ma i provvedimenti si stanno rivelando troppo blandi e la pazienza di De Laurentiis si è esaurita. Si spiega così la mossa dal presidente, che durante l’estate contatterà la Figc e la Lega per reclamare interventi più decisi. Oppure – trapela dal club – saranno direttamente i giocatori a ribellarsi e a uscire dal campo, fino a quando non cesseranno gli insulti”.
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