Napoli, raid omofobo al murales della “Tarantina”: deturpata l’opera di Vittorio Valiante
Nel pomeriggio di ieri, l’opera di Vittorio Valiante raffigurante Tarantina Taran, storico “femminiello” (come ama definirsi) dei Quartieri Spagnoli, è stata vandalizzata. Il murales era stato inaugurato appena una settimana fa. Dura la condanna della società civile napoletana a questo gesto chiaramente di matrice omofoba. Il suo volto è stato “oscurato” dalla vernice nera e da una scritta: “Non è Napoli”.
“Non è Napoli il vigliacco omofobo, che non a caso ha scelto il nero del buio della barbarie, per deturpare l’opera di street art dedicata alla “Tarantina“. Gesti e presenze lontani dai sentimenti popolari più autentici e dalla vita relazionale più umana e solidale della gente di questa nostra città”. Questa la risposta ai vandali dell’assessore alla Cultura del Comune partenopeo, Nino Daniele.
“Chi ha deturpato lo splendido murales, realizzato da Vittorio Valiante, dedicato alla “Tarantina”, ha compiuto un gesto ignobile e meschino. Un’infamia che fa emergere una parte, per fortuna minoritaria, di umanità che popola la nostra città, estremamente ottusa e retrograda. Un atto di ignoranza, inciviltà e omofobia, che offende solo le menti bacate di chi ha realizzato un simile scempio. Si provveda subito a restaurare l’opera per salvaguardare l’immagine di Napoli, città dell’accoglienza e della solidarietà”. Lo ha dichiarato il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli con quello municipale del Sole che Ride Salvatore Iodice.
“Agli autori di questo gesto, che hanno anche scritto la frase ‘non è Napoli’ – hanno proseguito Borrelli e Iodice – vogliamo rispondere: Napoli non siete voi. Siete la vergogna di questa città”.
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