Il provvedimento emanato dal Comune di Napoli per il contrasto al gioco d’azzardo compulsivo incassa l’ok del Consiglio di Stato
Dal Consiglio di Stato arriva un altro ok al regolamento di Napoli e dell’ordinanza del sindaco per la prevenzione e il contrasto della ludopatia. Il testo, riferisce ilMattino, entrato in vigore nel 2016 (poi aggiornato a ottobre 2017) stabilisce che le sale giochi devono essere distanti almeno 500 metri da luoghi sensibili come scuole e chiese, e che non posso rimanere aperte oltre le fasce orarie stabilite: dalle 9 alle 12 e dalle 18 alle 23. Dopo le sentenze pubblicate venerdì scorso, riporta Agipronews, la nuova pronuncia di Palazzo Spada respinge l’appello presentato dalla società Hbg contro la decisione del Tar Campania, che pure aveva confermato la legittimità delle norme. «La sentenza impugnata ha adeguatamente dato conto di una serie di elementi di fatto sufficientemente giustificativi delle determinazioni assunte», scrivono i giudici della Quinta sezione, evidenziando in particolare «la innegabile notorietà del fenomeno della ludopatia». Il Consiglio di Stato giudica legittima la retroattività del regolamento, che si applica anche alle sale giochi in attività prima della sua entrata in vigore. «L’esigenza di contemperare la prevenzione delle ludopatie con la salvaguardia delle relative attività già in essere, non può essere di impedimento – o di deroga – per l’applicazione generalizzata della disciplina regolamentare a tutela della salute». Per il Collegio, inoltre, non è stata interdetta «in modo assoluto l’attività economica (il che esclude la sussistenza di un’espropriazione di fatto dell’attività economica)»; l’apertura delle sale, concludono i giudici, è stata invece limitata «per tutelare la salute pubblica».
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