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APOLI, 14 APRILE – Maxi operazione del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna* nel quartiere periferico Piscinola diNapoli, all’interno della cantina del 44enne Salvatore Sarnelli, già noto alle forze dell’ordine, sono stati rinvenuti Ventiduemila dosi di eroina e kobret, l’uomo è stato arrestato per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio e trasportato alla casa circondariale di Poggioreale.
Andrea Alfano.
* Castello di Cisterna
Situato nell’entroterra nord orientale di Napoli, dista 15 km[2] dal centro del capoluogo campano. Il piccolo centro si è sviluppato lungo la via Nazionale delle puglie in una lingua di territorio stretta tra i comuni di Pomigliano d’Arco e Brusciano con i quali costituisce un unico agglomerato urbano.
La probabile origine delle parole “Castello” e “Cisterna”. “Castello”: nel libro VII dell’Eneide si parla di alcune località conquistate da Ebalo, re di Capri, che estese i propri possedimenti fino alle zone bagnate dal Sarno, conquistando Bàtulo, Rufra, Celenne e i campi fruttiferi di Avella. I commentatori latini Servio e Elio Donato nei commenti all’Eneide precisano che sia Batulo che Rufrae erano “Castella Campaniae a Samnitibus condita” che significa : “fortezze (accampamenti) della Campania fondate dai Sanniti”. E poiché le altre due Rufrae della Campania si trovavano una nel Casertano e un’altra al confine con il Molise l’ipotesi più probabile è che il Rufrae di cui parlava Virgilio si trovasse al centro della Campania e rappresentasse l’odierna Castello di Cisterna. Il termine “Cisterna”, invece, si spiegherebbe con i pantani della zona, che venivano a crearsi dopo una pioggia. In passato il luogo era chiamato Cisterna, per la presenza appunto di una cisterna che raccoglieva l’acqua piovana usata per dissetare i cavalli, tutt’oggi in dialetto è così chiamato. Il termine castello deriva da Castrum, ossia Castello, fortezza, in riferimento al castello dove forse riposavano le truppe.
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