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Napoli, lo street artist Jorit censurato dalla polizia penitenziaria: “Episodio inquietante”

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Napoli, lo street artist Jorit censurato dalla polizia penitenziaria: “Episodio inquietante”

Ennesima violazione del diritto d’espressione: il noto street artist Jorit è stato avvicinato da un agente di polizia penitenziaria che gli ha intimato di rimuovere uno striscione recitante “Viva lo sport, giustizia sociale – Universiadi Napoli“. L’artista in questi giorni è a lavoro presso il Centro Direzionale per realizzare un murale dedicato ai campioni dello sport campani, in vista delle prossime Universiadi che si terranno a Napoli a partire dal 3 luglio.
“Restiamo basiti dinanzi all’episodio
. L’agente avrebbe affermato che il messaggio “istigasse”, specificando di essere stato inviato sul posto da un superiore. Si tratta di un episodio inquietante che è sintomatico di un periodo cupo per la libertà di espressione. L’intimazione dell’agente ricorda molto i sequestri degli striscioni di dissenso ai comizi del ministro dell’Interno Salvini”. Lo affermano il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli e il conduttore de “La Radiazza” su Radio Marte Gianni Simioli. “Riteniamo – proseguono Borrelli e Simioli – che il messaggio dello striscione di Jorit non fosse assolutamente violento o contrario alle regole del vivere civile. Ci chiediamo dunque come sia possibile che un dirigente della polizia penitenziaria distolga un agente dalle sue mansioni, inviandolo a intimare la rimozione di uno striscione assolutamente pacifico che nulla a che vedere con la vita carceraria. Ci auguriamo che ci sia una spiegazione diversa e ragionevole a questo triste episodio altrimenti dovremmo davvero preoccuparci”.

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