Napoli, dopo l’allarme tubercolosi, Nas all’ospedale San Paolo: rinvenuto focolaio di legionella
Dopo i tre casi di tubercolosi risale la tensione all’interno dell’Ospedale San Paolo di Napoli: intervengono i carabinieri del Nas i quali trovano una quantità elevata di legionella nei boiler dell’impianto idrico e segnalano la cosa al direttore sanitario.
I militari, riferiscono i colleghi de ilMattino, hanno inoltre annotato la mancanza del registro su cui devono essere fissati gli interventi di manutenzione degli impianti.
All’Ospedale San Paolo scatta dunque l’allarme legionella (riscontrata la presenza del batterio nei bollitori, ma non a valle nei rubinetti). Allarme che in fine consisterà in una nota a firma del direttore generale dell’ Asl Napoli uno: si tratta di un documento di poche pagine che bastano a bacchettare il direttore sanitario del San Paolo Vito Roberto Rago.
In sintesi, arriva una multa di trecento euro, soldi trattenuti dalla busta paga del manager, per non aver allestito un registro su cui annotare verifiche e accertare la manutenzione degli impianti.
Continuano dunque i problemi per la struttura ospedaliera dopo i recenti casi di tubercolosi che hanno portato alla morte una dottoressa. Contagiati anche altri due due dottori entrati in contatto con il batterio della tbc.
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