Napoli, la destra contro i parroci di Pomigliano: “Non siete la nostra chiesa”
P
omigliano d’Arco, la destra si schiera contro i parroci.A testimoniarlo il manifesto affisso sui muri di tutta la città che ritrae don Peppino Gambardella, parroco della chiesa madre di San Felice in Pincis, e il suo vice, don Mimmo Iervolino, alla convention elettorale di Luigi Di Maio tenuta nel palazzetto dello sport di Pomigliano d’Arco, la settimana scorsa. Nella foto i due parroci tengono un cartello con la scritta “Di Maio Presidente”. E sul manifesto, recante nella parte inferiore i simboli di Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia e Noi con l’Italia, campeggia una scritta più che polemica: “Ma questa non è la nostra Chiesa…”.
Attacchi duri ai due parroci. A quanto pare, ad una settimana dalle elezioni politiche, non vengono risparmiati nemmeno i preti. Questo il collegio uninominale più significativo del Paese, dove Silvio Berlusconi ha inviato Vittorio Sgarbi a contrastare la candidatura del pomiglianese doc e leader pentastellato Di Maio.
Don Peppino Gambardella, chiamato da tutti, qui, il “prete operaio”, per le sue battaglie in difesa delle fabbriche e del lavoro, è accusato dal centrodestra, al potere da otto anni di fila in municipio, di simpatizzare per il Movimento Cinque Stelle. Ma certo non spaventerà il prete, dal momento che nel corso di questi ultimi anni ha subito attacchi più velenosi e subdoli a cui lui non ha mai risposto.
Lascia un commento