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e Universiadi del 2019 saranno in Campania e Napoli sarà il perno di questa competizione, che porterà migliaia e migliaia di spettatori per ogni sport che la manifestazione prevede. Ecco il comunicato del comune di Napoli
La commissione di approfondimento e monitoraggio delle attività relative alle Universiadi 2019, ha chiarito in apertura il presidente Moretto, non ha carattere di indagine né di controllo, ma è stata voluta dal Consiglio comunale per dare il proprio contributo all’organizzazione di un evento che torna in Italia dopo sessant’anni. Si tratta di una manifestazione, ha detto Moretto, che non ha solo una valenza sportiva ma anche una storia fortemente radicata nella cultura universitaria. L’assegnazione alla città di Napoli giunge con un forte ritardo, dopo le rinunce, a partire dal 2012, prima di Baku e poi di Brasilia e Budapest. Da quella data, e fino all’assegnazione a Napoli e alla Campania nel 2016, molte azioni potevano essere messe in campo, ed è per questo che l’accelerazione di questi mesi non va ascritta a ritardi dell’Agenzia regionale.
Sulla necessità di un commissario e sul suo ruolo, il presidente dell’Agenzia Regionale delle Universiadi ha chiarito che solo ad ottobre, durante un incontro più volte sollecitato col Governo nazionale, è stata rappresentata al ministro Lotti l’opportunità di un’accelerazione delle procedure, sulla falsariga di quanto avviene per tutti i grandi eventi. La circostanza, condivisa dal titolare della delega allo sport, richiede però una previsione legislativa e la figura di un commissario, nomina attesa entro gennaio con l’approvazione della legge di bilancio, che conterrà al suo interno un emendamento ad hoc. Ciò consentirà di avere a disposizione innanzitutto una squadra di funzionari dedicati, poi di poter utilizzare una procedura accelerata per gli interventi. Sull’individuazione dei luoghi per ospitare gli atleti e sulla prima indicazione dell’ex area Nato a Bagnoli, di proprietà della Fondazione Banco Napoli, Pasquino ha chiarito che a seguito di un sopralluogo dell’area e di una prima valutazione degli interventi di adeguamento necessari, l’idea venne subito accantonata per i costi troppo elevati e per la necessità di autorizzazioni della Soprintendenza con tempi operativi prevedibilmente troppo lunghi. Per sistemare i dodicimila atleti attesi per la manifestazione, sarà quindi emanato un secondo bando, con un impegno economico maggiore rispetto al primo andato deserto, per alloggiarne almeno seimila su navi da crociera. Per gli altri, si ipotizza una divisione tra il polo universitario di Fisciano e altre residenze da reperire nel territorio di Caserta. Sugli impianti sportivi, che si dividono tra quelli che ospiteranno gli allenamenti e quelli destinati alle gare, Napoli parteciperà con molte strutture, in centro e in periferia, con il 67% dei finanziamenti, su un totale di 270 milioni, destinati alla città. Tra le strutture prescelte il Collana, per gli allenamenti, e il San Paolo e la piscina Scandone, per le gare, ma anche tanti impianti di periferia.
Un risultato brillante, e non scontato, ottenuto grazie all’impegno del presidente Pasquino che, ha ricordato l’assessore Borriello, ha svolto un importante ruolo di congiunzione con le varie articolazioni coinvolte. Tutti i progetti preliminari, ha aggiunto Borriello, sono stati elaborati da tecnici dell’amministrazione, coordinati dalla dirigente Vaccaro, una squadra che collabora in modo stretto con coloro che lavorano alla progettazione definitiva. Gli impianti, scelti dai tecnici internazionali della federazione, sono stati individuati non solo tenendo conto della struttura ma anche sulla base di criteri che valutano la posizione e la situazione esterna all’impianto. L’intuizione di Pasquino, di individuare luoghi dedicati al solo allenamento, ha consentito di poter prevedere interventi anche in strutture, come il Collana, che altrimenti sarebbero state scartate, permettendo così di realizzare un obiettivo fortemente voluto anche dal Consiglio comunale e di assicuarare alla città, dopo l’evento, impianti ristrutturati.
I consiglieri intervenuti hanno osservato: che la commissione potrà dare un importante contributo a partire da oggi, con la proposta di tenere riunioni dedicate ad approfondire singoli aspetti dell’organizzazione (Menna, Movimento 5 Stelle); la rinuncia di altre città ad ospitare l’evento dimostra che esistono difficoltà logistico – procedurali legate ad eventi del genere. Occorre ora fare il punto, anche con l’aiuto dei tecnici, sullo stato di salute dei singoli impianti, e capire come si intende intervenire per potenziare tutti i settori che ruoteranno intorno all’evento (Coppeto, Napoli in Comune a Sinistra); dei 350 autobus che dovranno essere utilizzati per le Universiadi, occorre fare in modo che almeno quelli che serviranno la città possano successivamente essere assegnati all’azienda di trasporti cittadina (Simeone, Dema).
Nelle prossime sedute, ha annunciato il presidente Moretto, saranno approfonditi ulteriormente diversi aspetti della macchina organizzativa, a partire da quelli legati all’accoglienza.
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