Napoli, introntro Commissioni Affari istituzionali e Scuola su commissioni di refezione

Napoli, introntro Commissioni Affari istituzionali e Scuola su commissioni di refezione Napoli – Nella giornata...

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Napoli, introntro Commissioni Affari istituzionali e Scuola su commissioni di refezione

Napoli – Nella giornata di oggi si è svolto il confronto oggi nelle commissioni Affari istituzionali e Scuola, circa la proposta di modificare la composizione della commissione di refezione centrale.

Le commissioni Affari istituzionali e Scuola hanno analizzato la proposta avanzata dalla consigliera Menna (Movimento 5 Stelle) di modificre il regolamento sulle commissioni di refezione, sviluppata nella direzione di prevedere la presenza della componente genitoriale attualmente presente in quelle d’istituto e municipali. La proposta, già condivisa dalla commissione Scuola va nel senso di non interrompere il flusso di comunicazioni e il contributo di proposte fornito negli altri organismi.

Per l’assessora Palmieri, che si dimostrata a prevedere modifiche, ha però ricordato che sono di competenza esclusiva del Consiglio comunale, trattandosi di norme regolamentari. L’assessora ha sottolienato che la componente genitoriale è già sufficientemente rappresentata nelle altre commissioni e un’ulteriore presenza nella commissione centrale nulla aggiungerebbe allo spirito della rappresentanza. L’attuale regolamento, fa carico esclusivamente ai dirigenti delle Municipalità. Nella commissione centrale, inoltre, fa parte il presidente della commissione Scuola, anche come rappresentante e garante delle istanze dei cittadini. Una forma intermedia tra la presenza e l’attuale previsione, ha proposto, potrebbe essere quella di prevedere la partecipazione di due genitori, sorteggiati tra quelli che siedono nelle commissioni municipali, con funzioni di uditori, anche per verificare il corretto svolgimento delle riunioni della commissione centrale.

Il presidente Solombrino ha condiviso i dubbi sulla necessità di una partecipazione dei genitori alla commissione centrale, che potrebbe essere intesa come una possibilità di interferire su decisioni che sono esclusivamente di competenza dei tecnici.

Le commissioni hanno quindi deciso di convocare i genitori componenti delle dieci commissioni municipali per ascoltarne l’orientamento sulla proposta.

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