Napoli, intimidazioni alla Pizzeria “Di Matteo”: i clan stanno riscuotendo il pizzo di Pasqua
La bomba alla pizzeria Sorbillo per riscuotere la rata di Natale, la raffica di proiettili di ieri notte alla pizzeria “Di Matteo” per riscuotere quella di Pasqua: sarebbe questa l’ipotesi su cui starebbero lavorando gli investigatori. Nel Centro Storico di Napoli torna l’incubo del racket, con i clan che avrebbero preso di mira le pizzerie e i piccoli locali della zona. Sarebbe spuntato anche un tariffario: 7500€ per continuare a lavorare “senza problemi”. I clan starebbero utilizzando la notorietà delle pizzerie colpite per mandare un messaggio ai gruppi rivali e agli imprenditori ribelli. “L’intimidazione subita da Di Matteo – denuncia il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli – è solo l’ultimo episodio di una serie che non smette di allungarsi. Salvini disse che avrebbe eliminato la camorra in pochi mesi ma, a quanto pare, la situazione si sta evolvendo in direzione opposta. Mentre lui fa promesse il centro storico è sempre più una polveriera. I camorristi non si sono mai sentiti così padroni delle strade prima di ora”. “Ci siamo recati presso la pizzeria per esprimere la nostra solidarietà alla famiglia Di Matteo. Chi fa impresa e crea lavoro non deve essere lasciato solo. Ora però servono le risposte. Il ministro dell’Interno faccia il suo dovere e invii i rinforzi che ha promesso”
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