Napoli incontra la Bielorussia, presentato “Un Natale per i bambini all’insegna dell’integrazione e dell’amicizia”
Nell’aula consiliare di via Verdi, si è svolto questa mattina, la presentazione del programma “Un Natale per i bambini all’insegna dell’integrazione e dell’amicizia” organizzato dal consolato onorario della Bielorussia a Napoli e dall’associazione culturale Belarus, con il patrocinio del Comune di Napoli e dell’Ambasciata in Italia della Repubblica di Belarus.
Alessandro Fucito, presidente del Consiglio comunale, insieme al vice presidente Fulvio Frezza e all’assessora alle Politiche sociali Roberta Gaeta, hanno accolto la delegazione bielorussa, composta dall’ambasciatore straordinario e plenipotenziario della Repubblica di Belarus in Italia, Aleksandr Guryanof, dal console onorario a Napoli Vincenzo Trani e dalla presidente dell’associazione Belarus Tatsiana Pumpuleva.
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na collaborazione tra Consiglio comunale, assessorato alle Politiche sociali, uffici comunali e comunità bielorussa a Napoli, ha detto il presidente Fucito nel discorso di benvenuto, che ha portato alla scelta di trasformare tre giorni di festa in programma in un punto di partenza da cui partire per sviluppare una collaborazione nello spirito di apertura al dialogo tra i popoli e all’accoglienza che caratterizza da sempre la città di Napoli. Il primo appuntamento,a Marechiaro, con protagonisti i bambini napoletani e bielorussi, e quello che chiuderà il ciclo di incontri, previsto domenica nell’antica chiesa Santa Croce e Purgatorio in piazza Mercato, rappresentano due momenti significativi di apertura al dialogo e alla convivenza tra i popoli in luoghi di crocevia tra differenti culture.
Per rendere la nostra città ancora più accogliente e simbolo di dialogo, ha sottolineato l’assessora Gaeta, nessuna scelta poteva essere migliore di quella dell’istituto S. Francesco di Marechiaro, un luogo fortemente simbolico dove si incontrano i bambini e i ragazzi di Napoli ma anche le tante culture del mondo, quelle rappresentate dai molti ragazzi ospitati qui perché accolti dopo gli sbarchi. Accanto ai bambini, parleranno il linguaggio di accoglienza anche gli artisti, che in tanti hanno aderito all’iniziativa che costituirà il punto di partenza di un ulteriore percorso che toccherà diversi ambiti. Un ringraziamento è stato rivolto anche dal vice presidente del Consiglio Frezza, che ha ringraziato il presidente Fucito, la delegazione bielorussa e i tanti artisti, napoletani e della città bielorussa di Gomel, per aver dato vita ad un’iniziativa che favorisce scambi e reciproca conoscenza, dai presidenti delle commissioni Politiche sociali Maria Caniglia e Ambiente Marco Gaudini e dalla consigliera Francesca Menna che ha espresso apprezzamento per la scelta di dar voce ai bambini e agli artisti quali migliori portatori dei valori di inclusione e apertura.
L’ambasciatore Aleksandr Guryanof ha ringraziato il consiglio comunale e la città per il sostegno e il rispetto da sempre manifestato nei confronti della comunità presente a Napoli da molti anni, espressione di una cooperazione iniziata positivamente e che si svilupperà sicuramente in futuro. Il presidente del Consiglio comunale e l’assessora alle Politiche sociali, ha annunciato l’ambasciatore, sono invitati a visitare il Paese per rafforzare ulteriormente questo legame. La città di Gomel, che rappresenta la Bielorussia in questo calendario di iniziative, ha aggiunto il console onorario Trani, offre molti spunti di interesse, a partire dalla tenacia con la quale, pur priva di particolari risorse economiche, ha saputo affrontare e superare la grave crisi verificatasi all’indomani della catastrofe nucleare della vicina Chernobyl. Un lungo lavoro di integrazione, per la presidente dell’associazione Bealrus Pumpuleva, è stato compiuto dai cittadini bielorussi presenti in città, ai quali in questi giorni si sono aggiunti molti cittadini e artisti di Belarus, che per animare la tre giorni di spettacoli e animazioni hanno fatto un lungo viaggio che segna l’inizio di un processo di vicinanza che si spera porterà ancora più frutti.
La cerimonia è terminata con il tradizionale scambio di doni.
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