Medicina, tecnologia e solidarietà si incontrano all’Ospedale Betania di Napoli: impiantata una protesi hitech al polso di un uomo affetto da sindrome di Down grazie al finanziamento solidale
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na protesi hitech per un uomo affetto da sindrome di Down grazie ad un progetto de l’Ospedale solidale che si è fatto carico dei costi dell’intervento. Gennaro C., 42anne affetto da sindrome di Down, da circa due anni soffriva di lancinanti dolori al polso che ne hanno comportato un’importante limitazione funzionale per effetto di una grave artrosi radio-carpica secondaria ad osteonecrosi del semilunare, un piccolo osso che si trova nel carpo.
In suo aiuto la medicina ha incontrato la tecnologia: grazie all’impianto di una protesi in pirocarbonio di ultima generazione, ha ritrovato la totale funzionalità del polso.
Lo ha reso noto, tramite una nota, l’ospedale evangelico Betania di Napoli dove è stato operato il giovane da Astrid D’Arienzo, ortopedico e chirurgo della mano dell’Unità operativa semplice di Ortopedia diretta Giacomo Negri.
«L’operazione chirurgica è stata eseguita in anestesia loco-regionale – sottolineano i medici – il semilunare è stato totalmente asportato insieme a parte dello scafoide, della testa del capitato e della stiloide radiale e sostituito con una protesi in pirocarbonio di ultima generazione; il paziente è stato dimesso dopo 24 ore. Questo intervento non è ancora molto diffuso in Campania, in Italia ne sono stati eseguiti non più di una trentina».
L’uomo e la sua famiglia, riferisce IlMattino, sono stati aiutati attraverso il progetto de L’Ospedale solidale «che si è fatto carico dei costi dell’unico intervento che avrebbe potuto restituire al polso del paziente la totale funzionalità articolare oltre che ad eliminare il dolore. Gennaro, infatti – rende noto la struttura – si era già rivolto ad altre strutture dove gli era stato proposto l’intervento di asportazione della prima filiera del carpo, molto più demolitivo e menomante».
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