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Napoli, il 6 novembre parte il “Cosmic Day 2019”

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Napoli, insieme ad altre città itlaiane, parteciperà al “Cosmic Day 2019”

La Sezione di Napoli dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), in collaborazione con il Dipartimento di Fisica “E. Pancini”, l’Osservatorio Astronomico di Capodimonte e  gli Istituti SPIN, ISASI ed INO del CNR partecipa all’International Cosmic Day 2019 (ICD – https://icd.desy.de/), nell’ambito delle attività della quarta edizione di A scuola di astroparticelle: “in viaggio verso…la Fisica Moderna” (http://www.na.infn.it/it/outreach/a-scuola-di-astroparticelle). L’iniziativa, ormai giunta alla sua 8° edizione, è coordinata dal centro di ricerca tedesco DESY, di Amburgo, e organizzata in collaborazione, oltre che con l’INFN e altri partner, con i più importanti centri di ricerca che operano nell’ambito della fisica delle particelle, il CERN di Ginevra, il FERMILAB di Chicago e con i gruppi International Particle Physics Outreach Group (IPPOG), il tedesco Netzwerk Teilchenwelt e lo statunitense QuarkNet. Le attività dell’ICD, alle quali ogni anno aderiscono più di 50 istituti in tutto il mondo, hanno lo scopo di far incontrare studenti, insegnanti e ricercatori per scoprire e approfondire le proprietà e il significato delle informazioni che ci arrivano dall’universo attraverso i raggi cosmici.

Le scuole selezionate che partecipano ai lavori a Napoli sono:  le classi IV dei licei scientifici Silvestri di Portici, Alberti e Livatino di Napoli e Nobel di Torre del Greco. Tre seminari introduttivi daranno la possibilità di trovare risposte a domande come: che cosa sono le particelle cosmiche? da dove provengono? che messaggi ci portano? come possiamo misurarle? In seguito, gli studenti parteciperanno alla misura del flusso di raggi cosmici utilizzando un rivelatore di particelle ideato e sviluppato ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso (LNGS), il Cosmic Rays Cube (CRC). Alla fine della mattinata ci si collegherà con gli studenti ospiti dei LNGS e della New York University di Abu Dhabi che utilizzeranno un rivelatore “gemello” del Cosmic Rays Cube. Nel pomeriggio saranno analizzati i dati acquisiti e ci si collegherà in videoconferenza per entrare in contatto con gruppi di tutto il mondo e confrontare i risultati ottenuti, cosi’ come avviene ogni giorno fra gli scienziati in una collaborazione internazionale.

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