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Spunta Gomorra nel caso Younes: chi lo avrebbe mai pensato

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La ricostruzione del caso Younes che “scappa” da Napoli fatta dal quotidiano sportivo Corriere dello Sport

L’edizione di oggi del quotidiano sportivo Corriere dello Sport, riporta la vicenda che ha come protagonisti Amin Younes e la sua fuga dal e da Napoli. Secondo il quotidiano la verità è in un guado e scivola in quel fiume di parole, tra la schiuma di un inquinamento verboso, ma quando un giorno finirà questo noir triste ed avvilente, forse sarà possibile specchiarsi nella sincerità più assoluta, senza queste venature di follia. Gomorra piomba su Amin Younes con le sue espressioni più sconvolgenti, addirittura «un faccia a faccia con alcuni camorristi» incrociati durante i tre giorni in cui è stato a Napoli. Questo uno dei motivi che hanno spinto il giocatore a scappare, portando appresso anche l’immagine di una «povertà scioccante e di una città poco sviluppata» che il Telegraaf racconta attraverso una ricostruzione avvenuta nello spogliatoio dell’Ajax e raccogliendo le confidenze fatte dal tedesco-libanese ai suoi compagni di squadra. In questo scenario che emana sgradevolezze diffuse a più righe, diviene persino banalità calcistica e riconduce alla normalità, se mai ne esista una in questo caos, con i riferimenti al timore di «giocar poco, dopo un colloquio con Sarri, e di incomprensioni con Giuntoli».

E’ una brutta storia che raggiunge picchi di assurda indecenza e scatena reazioni a catena sull’asse Italia-Olanda, partendo da Napoli, dal Napoli e dall’avvocato Mattia Grassani («non ci sono posizioni ancora ufficiali del club, ma, fossero vere, sarebbero dichiarazioni gratuite e incommentabili: ma noi, all’epoca della trattativa, conoscemmo un altro Younes») e approdando a Nicola Innocentin, il manager che a gennaio promosse un affare nel quale non avrebbe mai sospettato si nascondesse una così spiacevole deriva. «Ma quanto scritto è falso perché Amin è rimasto colpito dall’affetto dei napoletani e dalla bellezza della città. E posso dirlo che in quei tre giorni sono sempre stato al suo fianco, non altri. Non c’è niente di vero in quell’articolo, perché Sarri e Younes non hanno mai affrontato la questione del minutaggio e anzi l’allenatore gli ha espresso simpatia ed ha dimostrato di saper tutto di lui. Credo che qualcuno, poi, visto che a gennaio non si è concluso il trasferimento, abbia fatto azioni di disturbo: ma Younes ha firmato un contratto con scadenza 2023».


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