“Io avrei punito il mani di Koulibaly”
Mario Mazzoleni, fratello di Paolo che ha diretto Napoli-Bologna domenica scorsa, ha criticato l’operato del fischietto nella gara del San Paolo: “Mi dispiace dirlo ma Paolo ha commesso due clamorosi errori. La spinta in area di Callejon da parte del giocatore felsineo era minimo, quasi impercettibile e gli estremi per la massima punizione non c’erano assolutamente”.
Sul presunto fallo di mano di Koulibaly…
“Presunto? Io non avrei esitato minimamente nel concedere il rigore. La palla era indirizzata nello specchio della porta e quel tocco è stato determinante nella deviazione della traiettoria. Ha toccato la coscia? A me non sembra”.
Quindi Mario avrebbe indicato il cartellino rosso al fratello?
“Calma, io sono certo che in entrambe le occasioni Paolo era convinto di aver preso la decisione giusta. Anzi convintissimo. Era anche in buona posizione per giudicare i falli. Quindi non ha avuto dubbi”.
Ma poteva ricorrere al VAR?
“Niente affatto. Il mezzo tecnico viene chiamato in causa solo nel caso in cui l’arbitro ha dei dubbi. E, ripeto, Paolo non ha avuto nessuna esitazione, essendo sicuro di aver visto bene sia quando Callejon è stato toccato da Masina sia quando il difensore del Napoli ha deviato la sfera con il pugno quasi aderente al corpo. Lui ha visto ed ha giudicato. Bene o male? Per me male, per lui certamente bene. Non credo che si sia pentito. Glielo chiederò appena lo incontrerò, ma chissà se darà una risposta al mio interrogativo”.
Ma allora a cosa serve il VAR?
“Serve, serve e servirà. Io sono favorevole, anche se è molto importante la professionalità di chi sta dietro alla struttura tecnica. Certamente un giovane con poca esperienza non potrà imporre all’arbitro di cambiare la sua decisione perchè se ha fischiato convinto, senza un minimo dubbio, come nelle due occasioni di Napoli-Bologna, non potrà fargli fare marcia indietro”.
Lascia un commento