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Napoli, Fico sull’agguato di Camorra tra i bimbi del Vittorino da Feltre: “Più presìdi, ma no a militarizzazione”

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Occorrono più presídi di sicurezza, più pattuglie e più operatori sociali. La vicinanza delle istituzioni, compresa la mia visita, va bene… ma poi deve accadere qualcosa! Il che non significa affatto militarizzare un territorio. La militarizzazione deve essere l’altra: quella della sensibilizzazione, della cultura”.
Queste le parole del presidente della Camera Roberto Fico che stamattina si è recato presso la periferia est di Napoli, nel rione Villa, per incontrare gli alunni e i genitori dell‘istituto Vittorino da Feltre al loro arrivo a scuola: proprio lì dove, il 9 aprile scorso, un pregiudicato 57enne, L. Mignano, è stato ucciso sotto gli occhi del nipotino di 3 anni ed altri bimbi che stavano facendo ritorno a casa dopo il suono della campanella.
Caro presidente, siamo contenti della sua visita, ma qui di fronte a un episodio del genere si vanificano anni di lavoro. Quando una madre ti dice che non farà venire un figlio al precetto pasquale, quanto si sottrae a un’esperienza di comunità perché qui quando cala il sole è pericoloso, lei capisce bene che noi rischiamo di buttare via tanto di quello che abbiamo fatto” Questo l’appello che la dirigente scolastica, Valeria Pirone, ha rivolto al presidente della Camera.
Nei giorni scorsi il rione ha conosciuto anche la solidarietà del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha voluto far sentire la presenza dello Stato in un territorio martoriato dalle faide e dalle scorribande dei clan.

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