Finalmente è arrivato il concordato
Un anno di lavoro fatto di alti, bassi e soprattutto paure da far tremare le vene ai polsi, ma ieri intorno a mezzogiorno dal Tribunale di Napoli, la sezione fallimentare (con presidente Gian Piero Scoppa) è arrivato l’attesissimo sì alla procedura di concordato preventivo per Anm.
L
a telefonata è arrivata in Comune e al presidente della Napoli holding e ideatore della procedura concordataria Amedeo Manzo e naturalmente a Nicola Pascale, amministratore dell’azienda. L’Anm – dunque – non fallirà perché il piano quinquennale presentato per il salvataggio ha convinto il Tribunale dopo un lungo braccio di ferro. Due gli assi nella manica calati – e chissà se è solo un caso, il 19 settembre quando si festeggia il patrono San Gennaro – che hanno cambiato le sorti della partita. Vale a dire i 54 milioni versati dal Comune ad Anm a copertura del bilancio 2017 e l’aumento a una media del 60% del risarcimento da dare ai creditori distinti in varie fasce. A questi due fattori se ne deve aggiungere un terzo, ovvero la certificazione delle agenzie di rating del piano e dei conti dell’azienda.
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