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Napoli, è Natale anche per i detenuti di Poggioreale: pranzo organizzato dalla Comunità Sant’Egidio

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Napoli, è Natale anche per i detenuti di Poggioreale: pranzo organizzato dalla Comunità Sant’Egidio

L’atmosfera natalizia è penetrata anche all’interno delle sbarre del carcere di Poggioreale di Napoli: grazie al consueto pranzo di Natale organizzato nella chiesa della casa circondariale dalla Comunità di Sant’Egidio, anche i circa 150 detenuti di media sicurezza hanno potuto vivere un momento conviviale con l’avvicinarsi delle festività natalizie. Il menù tipico natalizio, realizzato dai volontari, e l’immancabile Baccalà, servito dallo chef Vincenzo Russo di Baccalaria, sino riusciti a regalare un sorriso a chi, in questo periodo dell’anno, soffre particolarmente della mancanza dei propri cari.
«Sono 15 anni che organizziamo questo pranzo, un appuntamento che tanti si aspettano e un modo per essere vicini a chi vive un momento difficile della vita – ha sottolineato Antonio Mattone, portavoce della Comunità di Sant’Egidio in Campania –  loro sentono la lontananza dalle proprie famiglie, dai loro affetti, il Natale spesso per loro rappresenta un momento molto triste. Noi vogliamo così per un giorno creare l’atmosfera di Natale. Un momento di festa che vuol dire vicinanza, che noi dimostriamo tutto l’anno e che però a Natale e ancora più forte».
Un pranzo per riaccendere una luce di speranza negli occhi di chi vive recluso. Tra i partecipanti anche il garante dei detenuti Samuele Ciambriello, l’assessore alle politiche sociali del Comune di Napoli, Roberta Gaeta, e la cantante Ida Rendano.
«La comunità di Sant’Egidio ci è particolarmente vicina in questo periodo – ha affermato Maria Luisa Palma, direttrice del carcere – si tratta del secondo pranzo che facciamo tutti insieme, rivolto i detenuti comuni, che hanno voglia di avere un contatto forte ed emotivo con i tanti volontari che vengono a servire loro. Mangiare insieme è da sempre considerato uno dei migliori momenti conviviali, soprattutto durante le feste, quindi questo pranzo ha un enorme significato di vicinanza e di afflato». La direttrice ha inoltre annunciato che l’anno prossimo sarà previsto anche un pranzo per i detenuti ristretti nel padiglione per motivi di salute.

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