Alle politiche un nuovo partito, quello delle “Buone Maniere”; questa mattina presentata la lista per un paese “più civilizzato”.
span style="font-family: georgia,palatino,serif;font-size: 16px">Questa mattina due rappresentanti del partito “Le Buone maniere”, di cui fino a ieri non si aveva notizia, fanno sapere dell’esistenza della loro realtà politica presentandosi dinanzi al Palazzo della Corte di Giustizia per depositare la lista. Due volti nuovi: in abito lungo lei e con il cilindro lui sono una novità assoluta poiché nessuno era a conoscenza di questa nuova entità politica. I rappresentanti del partito parlano di punti fondamentali del programma, come l’esigenza dell’educazione civica nelle scuole, ma nell’accezione più larga del suo termine, la proliferazione all’interno di tutti i comuni della pratica delle “buone maniere”. Impegno anche nel sociale, per uno dei fenomeni più diffusi nella modernità concernenti la violenza, lo stalking:
«Abbiamo una serie di punti del nostro programma – ha detto Giuseppe Cirillo, del Partito delle Buone Maniere – la restituzione della materia di educazione civica nelle scuole, e di buone maniere per le scuole medie e superiori. Abbiamo scritto a tutti 7.988 i comuni di Italia, proponendo l’istituzione dell’ufficio bune maniere all’interno dei Comuni» – continua- «Che c’entra corteggiamento e molestia? Bisogna individuare il confine legislativo altrimenti si cade nell’ambiguità del malinteso e dell’incomunicabilità. Le buone maniere sono anche questo. comunicare con gli altri».
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