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Napoli, Consiglio Comunale inizia la verifica delle linee programmatiche

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a seduta dedicata alla verifica delle linee programmatiche da parte del Sindaco è stata aperta da un breve intervento di De Magistris che ha motivato la scelta di far precedere la propria relazione dagli interventi dei singoli assessori.

Terminata la prima parte della seduta dedicata agli interventi ai sensi dell’art. 37, il presidente Fucito ha comunicato all’Aula le modalità secondo cui si svolgerà la seduta che sarà articolata, secondo quanto comunicato dalla Giunta, in interventi dei singoli assessori, seguito dall’intervento del Sindaco e dal successivo dibattito consiliare. Su questa modalità, è intervenuta la consigliera Valente (Partito Democratico), definendo la decisione sorprendente e sbagliata nel merito, perché era attesa un’assunzione di responsabilità e un intervento del Sindaco che avviasse i lavori, mentre questa sembra l’ennesima dimostrazione di voler sfuggire alle proprie responsabilità, perché si tratta di parlare del programma che il primo cittadino ha presentato e di cui ha responsabilità politico-programmatica, in termini di contenuti e di scelta degli assessori.

Moretto (Prima Napoli), ha parlato di prassi inconsueta in quanto negli anni passati vi era la consuetudine di fornire ai consiglieri, almeno nelle quarantotto ore che precedevano il dibattito, una scheda sintetica relativa ad ogni assesorato e la relazione del Sindaco, per garantirne un approfondimento, mentre questa scelta inconsueta crea qualche difficoltà a seguire la discussione. Per Rinaldi (Napoli in Comune a Sinistra) ascoltando gli interventi dei due consiglieri sembra vi sia un ribaltamento del criterio scelto dall’amministrazione per lo svolgimento dei lavori, perché il Sindaco non si alleggerisce da alcuna responsabilità, anzi scegliendo di intervenire alla fine fornisce un elemento aggiuntivo positivo, quasi una cessione di sovranità verso gli assessori e di valorizzazione del loro lavoro, in quanto vi sono aspetti tecnici che saranno illustrati e che saranno pre condizione tecnica per una discussione più ampia e un confronto più articolato.

Il Sindaco de Magistris è quindi intervenuto per chiarire che la volontà che ha portato alla scelta di far precedere il proprio intervento da quello degli assesori va in una direzione del tutto contraria rispetto a quella percepita dai consiglieri Valente e Moretto, in quanto la responsabilità politica di quanto diranno gli assessori è sua e della squadra, si dà molta importanza al contributo che oggi può venire da maggioranza e opposizione per consolidare quanto fatto e per vedere quanto ancora vi è da fare. Nessuna volontà, quindi, di sottrarsi al confronto, ma interventi sintetici per illustrare in un tempo contenuto quanto fatto in questo anno e mezzo. Al termine degli interventi degli assessori, ha detto il Sindaco, ci sarà il suo intervento e poi il dibattito che sarà seguito con attenzione, quindi la modalità indicata non vuole essere assolutamente una mancanza di rispetto. Il consigliere Moretto ha quindi proposto che prima di iniziare vengano distribuite ai consiglieri le relazioni dei singoli assessori così da facilitare l’ascolto, mentre Santoro (Misto – Fratelli d’Italia) ha chiesto copia del programma del Sindaco.

Il vice Sindaco Del Giudice ha aperto gli interventi esprimendo apprezzamento per la modalità scelta che dà modo ai singoli assesori di illustrare quanto svolto nell’ambito delle rispettive deleghe. Sulla propria delega alla Protezione civile ha indicato le principali direzioni di azione: la divisione dei settori di intervento, l’avvio della collaborazione coi cittadini e con le associazioni di volontariato nella gestione delle emergenze o di grandi afflussi di persone, l’elaborazione dei piani di monitoraggio del territorio e la divisione della città in cinque macroaree, la realizzazione dei punti di avvistamento degli incendi, l’individuazione della sala operativa, del centro radio e della depositeria. Elaborati anche i piani relativi alle calamità con indicazione dei comportamenti dei cittadini, i piani dinamici sul rischio vulcanico Vesuvio, Campi Flegrei e sismico. Sull’ambiente, realizzata la rete ambiente nell’ambito del Patto per Napoli, la città verticale che mette in comunicazione la parte pedonale della città con le sue scale, sull’igiene urbana, nell’ambito del recupero del rapporto coi cittadini, è stata attuata la  rimozione delle discariche storiche e la trasformazione del materiale rinvenuto in oggetti e strutture utili per il territorio, come nel caso delle cinquemila tonnellate di copertoni rimossi a via Botteghelle seguita dall’inaugurazione del campo di calcio a Scampia che fungerà anche da centro di educazione per il corretto smaltimento dei rifiuti. Il Vice Sindaco ha quindi effettuato alcuni passaggi sul Sin di Bagnoli Coroglio e sulle attività in corso nell’ambito del progetto di recupero, sull’accordo di programma per la barriera di Coroglio e per Napoli est dove è in corso la Conferenza di servizi con il Ministero dell’Ambiente per il risanamento dell’area ex Kuwait, sul suito di Chiaiano-Pianura. Relativamente al ciclo dei rifiuti, sottolineata l’estensione del porta a porta, che oggi ha raggiunto 450 mila abitanti, facendo di Napoli una delle poche città europee con questo risultato con un trend di crescita costante che punta alla qualità. Rinforzate le attività stradali, terminato il piano delle dieci isole ecologiche, per gli impianti di compostaggio approvata la delibera per uno dei tre che si andranno a realizzare, senza tralasciare il grande impulso ai controlli e al contrasto alle attività illecite. Ricordata, infine, l’attività di riduzione degli sprechi idrici in collaborazione con Acqua Bene Comune utilizzando nuove tecnologie e investimenti e, fino al passaggio della delega al verde, l’impulso al piano di censimento del verde.


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